Cristina Vercellone per “Il CIttadino”, 4 maggio 2023, p. 5.
Ospedale. In piazza della Vittoria la raccolta firme delle associazioni per il riconoscimento del diritto alla salute
«I tempi di attesa per visite ed esami sono inaccettabili». Per questo ben 20 associazioni che si sono unite al Coordinamento lodigiano per il diritto alla salute sabato 6 maggio, dalle 9.30 alle 12, scenderanno in piazza della Vittoria a Lodi, per una raccolta firme e per informare le persone su come devono fare per ottenere il riconoscimento dei loro diritti in sanità.
L’iniziativa (siglata dal Coordinamento, insieme ad Anpi, Cgil, Lodi comune solidale, Arci, Acli, Ledha, Auser, Alis, Cleba, Genitori tosti, Lodi solidale, Tutto il mondo, Famiglia nuova, Unione inquilini, Emergency, Meic, associazione Pierre, Coged, Mlfm, il Pellicano) è stata presentata ieri, in rappresentanza dei promotori, da Antonio Colombi (Mlfm), Nino Bonaldi (Tutto il mondo), Elisa Locatelli (Famiglia nuova), Enrico Bosani (Coordinamento lodigiano per il diritto alla salute), Franco Tonon (Lodi comune solidale), Massimo Gatti (Anpi), Rodolfo Piccolo (Acli) e Nicoletta Wojciechowski (Genitori tosti, Cleba, Alis e Ledha). «Si tratta della terza iniziativa – spiegano Bosani e Tonon – dopo quella che si è svolta a Casale e Codogno. I tempi d’attesa sono inaccettabili. Siamo qui per denunciare gli abusi e le illegalità, stiamo allargando la partecipazione a diverse realtà che ci aiutano a povtenziare anche la rete degli sportelli fisici nei quali le persone possono chiedere informazioni per ottenere il rispetto dei tempi d’attesa». Le associazioni, in questo periodo, hanno portato avanti 18 ricorsi di pazienti che si sono rivolti a loro e hanno ottenuto il rispetto dei tempi d’attesa, due ricorsi sono in elaborazione e altri due sono allo studio. «Il difensore civico regionale – aggiungono gli organizzatori – che aveva già dato ragione al coordinamento nei mesi scorsi si è fatto avanti chiedendoci tutta la documentazione perché vuole fare un intervento globale per contestare il funzionamento del sistema nel suo complesso». L’obiettivo delle associazioni è «portare il Cup nelle sue varie forme, dallo sportello fisico, al numero verde, a quello telematico, a svolgere l’attività che adesso sta svolgendo il coordinamento: informare i cittadini dei loro diritti, garantire una visita in una struttura convenzionata o a pagamento, ma a carico del sistema sanitario pubblico». Dopo l’iniziativa di sabato in piazza, a Lodi, la petizione, che ha già raccolto oltre 400 firme, sarà presentata in piazza a Sant’Angelo e poi in altri comuni.
«Molta gente che può permetterselo va dal privato – commentano i promotori -, altre persone rinunciano alla visita oppure aspettano mesi.
È una condizione che riguarda tutti ed è molto grave. Infatti a Lodi hanno aderito 21 associazioni, le più rappresentative della città. La politica deve intervenire, bisogna chiedere all’Asst di rispettare la legge e i livelli essenziali di assistenza (Lea).
La petizione che sarà firmata sabato sarà consegnata al sindaco Andrea Furegato che è anche presidente del distretto Alto Lodigiano. Anche il primo cittadino può intervenire per il rispetto dei tempi d’attesa. Vogliamo coinvolgere anche gli altri sindaci perché si riprendano il loro ruolo».
Quando c’è un problema con il rispetto dei tempi d’attesa «deve essere il Cup a risolvere il problema – dicono i promotori -, i cittadini non possono essere mandati all’Urp». È un tema così importante annota Gatti «che anche l’Anpi ha deciso di aderire, in virtù dell’articolo 54 della Costituzione. Il mancato rispetto dei tempi d’attesa è un buco nei doveri dello Stato. La nostra iniziativa è sostitutiva in attesa che il servizio pubblico faccia quello per cui è pagato». Tutto il mondo e Mlfm hanno aderito per dare voce ai più deboli, a chi «ha un disperato bisogno di salute e non sa come comportarsi perché magari parla un’altra lingua e arriva da un paese di cultura diversa dove l’unica cosa da fare quando si sta male è andare in ospedale e pagare». Per informazioni sugli sportelli settimanali rivolti a chi non ha ottenuto la prenotazione dell’esame nel tempo richiesto dal medico: tel. 327/4365759; 338/6841659.