Questa mattina alla radio ho ascoltato molte testimonianze di persone che dichiaravano qualcosa mai dichiarato prima: spesso parlavano di sentimenti, gioiosi o rancorosi, inconfessati; curiosa interpretazione della giornata mondiale.
Michele Ramadori, nostro collega che ha lavorato con noi e che oggi compie gli anni, ci ha inviato un suo audio nel quale ci racconta con naturalezza come “non” ha avuto necessità di compiere, in famiglia o pubblicamente, alcun coming out per dichiarare il proprio orientamento sessuale.
So che altre persone sono state male, anche molto male, perché nel loro contesto famigliare e sociale non sono riuscite ancora a esprimere e a vivere liberamente la propria identità sessuale non conforme alla eterosessualità.
Auguro loro che, ascoltando Michele, possano sentirsi totalmente “legittimi” e fieri dell’identità individuale che li contraddistingue, anche senza alcuna necessità di fare Coming Out.
Bruno