15 maggio Giornata Internazionale della famiglia
17 maggio Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia
Temi diversi e anche controversi che hanno fatto risaltare l’antistoricità di affermazioni ideologiche che fissano e propugnano modelli sociali tradizionali e convenzionali, non adottandoli però nella propria sfera privata, ma intimandoli agli altri come sano e giusto modo di vivere. Capiscono poco di vita reale, fanno i furbi per raccattare più voti, sulla pelle altrui.
Dati Istat recenti confermano una popolazione italiana che è sempre più composta da persone single, per scelta o per essere reduci da esperienze matrimoniali non andate. Il matrimonio, la famiglia, sono istituzioni che da decenni affrontano crisi importanti, segno di tempi che cambiano veloci: quasi uno su due matrimoni fallisce, ogni tanto malissimo.
E poi nel 2024 non si può intendere il matrimonio come unione riconosciuta solo tra uomo e donna. Va esteso il diritto anche alle coppie non binarie, qual è il problema?
Cambia il mondo, cambiano i contesti, cambiano gli orientamenti e bisessuale, ripeto agli amici, è considerato quasi un vantaggio ormai. In Italia vediamo il contrasto tra i discorsi altisonanti di rispetto e tutela dei diritti Lgbtq+ in occasione del 17 e contemporaneamente arriva la notizia della non firma alla dichiarazione europea per quegli stessi diritti. Conosciamo le loro vere intenzioni, peraltro dichiarate e sventolate in ogni occasione populista reazionaria.
C’è ancora tanta omotransfobia è vero, come ho già scritto, ma la visibilità della cultura queer, apprezzata anche da tanti “binari”, è quasi mainstream.
La vera verità è che c’è un odio estremo in giro, gratuito, facile e becero. Va contrastato.
A volte sembra di essere nell’arena tra umani e fiere, e non si capisce chi siano gli esseri più feroci.
Bruno
[immagine: Edvard Munch, Gelosia, 1907, particolare.]