Rossella Mungiello per “Il Cittadino”, 20 maggio 2023, p. 4.
La cooperativa Memosis, in accordo con diversi partner, lancia un percorso alla scoperta di storia e cultura locali.
Le avventure urbane alla scoperta della città, con i bambini invitati ad annotare particolari ed emozioni e scattare fotografie con vecchi smartphone in dotazione per il progetto. E ancora i laboratori per dar vita a prodotti turistici diversi, ma sempre a misura di bambino: dalla guida dell’Incoronata in simboli – per facilitare i bambini con difficoltà di linguaggio – alle audioguide per i piccoli. Si chiama “Alla scoperta di Lodi” il progetto ideato da cooperativa Memosis, che coinvolge Famiglia Nuova, come partner, e una rete di soggetti diversi, dai Comuni di Lodi e Lodi Vecchio alla Provincia, dalla Fondazione Banca Popolare e Banco Bpm al Parco Adda Sud ed associazione Pierre.
Il progetto – finanziato da Fondazione Cariplo – è stato presentato ieri in Broletto, con l’intento di coinvolgere, nel prossimo anno scolastico, qualcosa come 1500 bambini tra i 6 e gli 11 anni delle scuole primarie di Lodi e Lodi Vecchio.
«L’emergenza Covid per i bambini ha significato un impoverimento delle proposte educative e culturali – ha detto ieri Daniela Fusari, presidente di Memosis, realtà che ha alla spalle una lunga esperienza in progetti educativi e culturali – : questo progetto ci è sembrato una sorta di risarcimento per quello che hanno perso, con un’attenzione particolare al tema dell’inclusione con progetti che guardano alle fasce più fragili e con maggiori difficoltà».
Diverse le azioni previste dal progetto, dalle avventure urbane in luoghi che rappresentano potenzialità turistiche e culturali ai laboratori tematici, tra cui l’Incoronata in simboli – una guida fatta da professionisti della comunicazione aumentativa – , “Ascolta-Lo” (audioguide per bambini), “Il mio nome è.. e questa è la mia storia” (dedicato alle biografie di personaggi celebri per Lodi), e ancora “Lodi Mia” (rielaborazione creativa e artistica dei contenuti delle visite) e “Lodi Green” (creare un erbario lodigiano).
«Un tema che ha colto nel segno perché credo che il bello sia nutrimento per l’anima e sia un diritto anche di chi non sempre se lo può permettere – ha detto ieri l’assessore Mariarosa Devecchi, a Partecipazione, Bandi e Politiche per la casa – : insieme all’assessore Tagliaferri abbiamo seguito e sostenuto il progetto che porta nuovi strumenti per l’accesso al bello e alla cultura con attenzione a chi ha difficoltà diverse ».
Coinvolto nel progetto anche il Comune di Lodi Vecchio, presente ieri con il sindaco Lino Osvaldo Felissari, che ha rimarcato l’importanza dei valori alla base dell’accoglienza e dell’inclusione e ha sottolineato come il progetto sia un simbolo di «quel sistema museale diffuso che abbiamo da tempo in animo di creare». A ribadire sostegno e collaborazione anche Elena Cattaneo per la Provincia di Lodi, Paola Negrini per Fondazione Banca Popolare e Cristina Bossi per Famiglia Nuova.