Rossella Mungiello per per “Il Cittadino”, 17 marzo 2023, p. 6
Le situazioni critiche iniziano già dalla scuola media. Il percorso promosso in collaborazione con Famiglia Nuova è già in atto e fra le novità prevede un assistente sociale in più.
«L’aumento delle situazioni di disagio c’è, come c’è un abbassamento dell’età dei giovanissimi coinvolti». Con un inizio precoce delle situazioni critiche, «già dalla scuola media».
Il Broletto lavora sul disagio giovanile e sulla prevenzione per coinvolgere adolescenti e preadolescenti, aderendo in qualità di partner al progetto “Un Ponte sulla Strada 4”, in corso di presentazione da parte della cooperativa sociale Famiglia Nuova all’avviso emesso da Regione Lombardia relativo ai percorsi di prevenzione e limitazione dei rischi nei luoghi di aggregazione e divertimento giovanile oltre che di contrasto al disagio e di giovani e adulti a rischio marginalità, attraverso interventi di aggancio, riduzione del danno e inclusione sociale.
«Di fatto è un percorso che è già in atto nella città di Lodi, sempre tramite iniziative sul campo come l’educativa di strada e l’unità mobile che si reca nei luoghi caratterizzati da un’alta frequentazione di giovani e giovanissimi, sempre attuato da Famiglia Nuova – spiega l’assessore a welfare e politiche di conciliazione e coesione sociale, Simonetta Pozzoli – : la novità sta nella possibilità di poter avere a disposizione un assistente sociale in più che possa affiancare la nostra area minori nel seguire il progetto e mettere in atto azioni di prevenzione per adolescenti e preadolescenti».
Un potenziamento per la durata del progetto – quantificata in 12 mesi – che possa assicurare una risposta ancora più efficace su un tema complesso e delicatissimo, a fronte anche dell’esplosione dei casi disagio post-pandemia, come hanno già raccontato le cronache.
Obiettivo del progetto “Un ponte sulla strada 4” è quello di prevenire comportamenti devianti oltre che uso e abuso alcolico e di sostanze psicotrope di giovani e giovani adulti, con azioni che limitino tali rischi, in particolare nei contesti aggregativi.
Un intervento che sarà condotto principalmente attraverso azioni di Educativa di strada e dell’Unità mobile prevenzione adolescenti, con una presenza costante sul territorio, «in un’ottica di “ponte” tra la strada e i servizi». Beneficiari del progetto – per cui la partenza è stimata in marzo – sono proprio gli adolescenti e i giovani che presentano situazioni di tensione, disagio sociale e con la presenza di dipendenze, problematiche sociali e familiari.