Lucia Macchioni per “Il Cittadino”, 21 novembre 2022, p. 2.
Via Togliatti. Sabato il taglio del nastro dell’Emporio solidale, che è stato intitolato a don Olivo Dragoni.
Intitolato a don Olivo Dragoni l’Emporio solidale di via Togliatti che avrà il nome di «un vero uomo di Dio». Sabato l’annuncio è stato seguito da uno scroscio di applausi e dalle parole del vescovo monsignor Maurizio Malvestiti: «Ho avuto la felicità di incontrare don Olivo di persona e anche nelle foto che lo ritraggono con il sorriso. In questa immagine – ha detto, indicando l’immagine alle sue spalle -, appare con lo sguardo severo come a dire che, finita la celebrazione, sarà tempo di rimboccarsi le maniche.
La carità è creatività e perseveranza.
Abbiamo il compito di comunicare il valore della solidarietà perché possa diventare una buona notizia come ha fatto don Olivo».
Durante il taglio del nastro è arrivato il messaggio di Papa Francesco con un telegramma firmato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede: un apprezzamento rispetto alla missione intrapresa e un incoraggiamento verso il futuro; alla cerimonia ha partecipato anche don Paolo Braida, capo ufficio della segreteria di Stato della Santa Sede. All’Emporio l’impegno della comunità ha trovato casa, tra le mura del magazzino e gli scaffali del “super-market” con la benedizione del vescovo Maurizio Malvestiti. Una missione intrapresa dalla Fondazione di partecipazione Casa di comunità composta da Progetto insieme, Emmaus onlus, Famiglia Nuova, Movimento lotta fame nel mondo e Fondazione Banca Popolare di Lodi, resa possibile grazie alla sensibilità dalla grande distribuzione organizzata, dai negozi, dalle attività del comparto agroamarket limentare, dai piccoli donatori privati e dal motore rappresentato dai volontari. Progetto supportato da Assolombarda, Grana Padano, Ferrari formaggi con la partnership di Croce rossa italiana, è stato poi finanziato, per il valore di un milione di euro, dal bando Emblematici di Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia: «Un grande progetto di comunità» ha detto la consigliera regionale Selene Pravettoni.
«Migliorare le condizioni di vita e farlo insieme – ha proseguito il presidente di Fondazione comunitaria Mauro Parazzi in rappresentanza di Fondazione Cariplo che ha portato i saluti del presidente Giovanni Fosti -: la sfida sarà tenere viva una rete che metta a fattore comune le migliori energie». E ora che l’Emporio è realtà, il presidente della Fondazione di partecipazione Paolo Landi ha detto: «Il primo seme si era concretizzato nel Centro di raccolta solidale e, la sua evoluzione, è avvenuta con la nascita dell’Emporio». Le parole del prefetto Enrico Roccatagliata hanno sottolineato la forza propulsiva del Lodigiano: «Una solidarietà che racchiude in sè enormi potenzialità in grado di mitigare le fragilità nel bene comune». La testimonianza del sindaco Andrea Furegato ha sottolineato l’importanza del “fare”: «Non solo principi e parole: questi muri solidi sono un’azione che si è concretizzata in un luogo», ha detto, annunciando la volontà del Comune di contribuire. Anche il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio ha rimarcato «il valore del bene che si è evoluto in un sistema».