Cristina Vercellone per “Il Cittadino”, 9 settembre 2022
Nel primo trimestre del 2021 sono stati accolti nel Lodigiano 29 giovani, quest’anno siamo già a 73 accoglienze.
Boom di minori stranieri non accompagnati nel Lodigiano. A dirlo i dati in arrivo dall’amministrazione comunale di Lodi. «I minori stranieri non accompagnati arrivano nel capoluogo di provincia – spiega l’assessora comunale Simonetta Pozzoli -. Nel primo trimestre del 2020 sono arrivati 9 minori, nello stesso periodo del 2021, 22 e in quello di quest’anno ben 73. In tutto il 2020 i minori stranieri non accompagnati erano stati 49, l’anno dopo 165, 22 nel primo trimestre appunto, poi 29, 52 e 62». I 173 dell’attuale trimestre sono un record.
«L’Asp, sotto il coordinamento di Roberta Galasso, si occupa dell’accoglienza – annota l’assessora -. I costi delle strutture oscillano trai 60 ei130 euro al giorno, ma è difficile trovare un posto in provincia di Lodi. La prefettura prima dava un rimborso di 45 euro al giorno, da luglio il rimborso è salito a 60 euro. Per trovare una collocazione si cercano strutture fuori dalla provincia di Lodi».
Quella dei minori stranieri non accompagnati non è una situazione statica, ma fluida. Sono diverse le situazioni spesso i ragazzi non si fermano nel territo.
«In questo momento – spiega il presidente della comunità Famiglia Nuova Michele Maglio – abbiamo in accoglienza 5 minori stranieri non accompagnati 3 dei quali del Comune di Lodi. Per l’assistenza abbiamo anche dei professionisti nell’ambito del trauma migratorio. L’emergenza migratoria è ancora forte. In dieci anni abbiamo accolto 100 ragazzi. Abbiamo l’appartamento in via Leoncavallo, in viale Lazio e corso Roma e due appartamenti a Crespiatica, oltre a 2 appartamenti in collaborazione con Eureka a Lodi e uno a San Martino L’Azienda consortile per i servizi alla persona è l’ente gestore, noi siamo l’ente attuatore. Il consorzio fa la regia».
L’età media dei minori stranieri che arrivano in Italia si sta abbassando molto.
«L’arrivo in Italia – dice il presidente di Famiglia nuova – è raddoppiato, non ci sono solo gli sbarchi, arrivano attraverso la rotta balcanica, in aereo. Il flusso migratorio non è diminuito. Lo si sta trattando, a parte il Sal di Lodi che ha una politica ben strutturata, in modo emergenziale. Non c’è alcun tipo di politica. È un peccato l’idea che avevamo con il direttore del consorzio Giorgio Savino di costruire una rete di accoglienza diffusa e strutturata sul territorio non è avvenuta. Abbiamo bisogno di ragazzi giovani nel nostro paese. Più li formiamo e diamo loro una cultura, più il nostro paese cresce. Se non c’è integrazione la diffusione di pratiche delinquenziali aumenta».