Quasi solo il Papa continua ad invocare l’interruzione immediata della guerra: con tregua temporanea o con definitiva risoluzione. E sono molto d’accordo.
Fermiamo subito questo schifo di guerra: tutte le guerre, nessuna esclusa, sono sporchissime. E fare un po’ di silenzio, come promosso e promesso dal Gruppo Abele per l’appuntamento di sabato scorso, crea uno spazio dentro noi in cui poter lasciar andare pensieri in libertà, anche se l’eco frastornante di questi giorni invade ogni proiezioni di pace.
Fin dall’inizio di questa assurda operazione militare di Putin ho deciso di non farmi invadere dalle notizie e dalle immagini di guerra: rifuggo da tempo l’eccesso social perché non reggo emotivamente. Ma ascoltando le radio e leggendo i giornali, ancora quotidianamente, ho visto. E si conferma il mio ripudio per la guerra.
Ma cosa mi attendevo? Una guerra indolore per gli invasi? Mi aspettavo una guerra moderna, un conflitto lampo?
Ma cosa penso, che la guerra l’abbiano voluta i russi che hanno votato Putin da 20 anni e quindi per questo si meritano l’Europa contro? Credo o no che armare gli Ucraini sia la ri-soluzione della Russia?
Qualcuno può dirmi come dovrebbero essere o saranno i prossimi conflitti globali? Nucleari? E i droni camicaze (senza k per carità) sostituiranno il martirio dei nostri giovani?
Non ho figli, ma nipoti e pronipoti giovani e non vorrei per Viola Chiara, Sebastiano Ottavia e Nico non decenni o anni di guerra: nemmeno un giorno l’avrei voluta e ne vorrò, come molti di noi.
Per una tregua subito esplicitiamoli tutti i se, i ma, i né e i però: adesso! Proprio contrariamente a quello che i grandi politici e giornalisti ribadiscono o scrivono.
Bruno