Lettera di Mariarosa Devecchi a “Il Cittadino“, 1° febbraio 2022, p. 33
Lodi – dopo le parole del Sindaco
Gentile Sindaca,
ho letto sul giornale locale del 24 gennaio il Suo intervento sul tema delicato e complesso della gestione dei minori stranieri non accompagnati.
L’articolo mette in evidenza quanto sia onerosa la gestione affidata ai Comuni di queste accoglienze e non ci sono dubbi che grandi numeri possano davvero togliere risorse ad altri interventi, pur necessari, rivolti ad altre fragilità. Dobbiamo, però, chiaramente dire che esistono strumenti che le amministrazioni locali possono attivare il cui onere è totalmente coperto dal Ministero.
Sto parlando dei servizi SAI (gli ex SPRAR) MSNA dove la legge chiaramente riconosce al minore il diritto all’accoglienza e mette a disposizione risorse ministeriali per farlo in maniera dignitosa. Questo meccanismo di accoglienza è totalmente gestito dall’Ente pubblico che lo attiva e che, pertanto, è tenuto a farlo con trasparenza organizzativa e gestionale. Sul nostro territorio esiste già un SAI attivato dall’Azienda Speciale Consortile per i servizi alla persona, che ne detiene la titolarità e ne controlla le economie ed i risultati.
Sarebbe stato forse più prudente muoversi in questa direzione nel momento in cui la Sua amministrazione ha deciso la fuoriuscita dall’Azienda perché a tutti gli operatori che da anni lavorano in questo ambito è apparso subito chiaro il rischio di trovarsi senza copertura sufficiente in questa partita e, sono certa, che il tema non poteva sfuggire neppure ai tecnici comunali. Il percorso sarebbe stato da pianificare prima ma è sempre possibile, sulla scorta delle esperienze fatte certamente non piacevoli; nessuno vieta all’Amministrazione di Lodi di dotarsi di questo strumento non appena si aprirà il nuovo Bando Ministeriale.
Volevo invece soffermarmi ed esprimere il mio dissenso, misto ad amarezza, sul tema della sicurezza sollevato durante la Commissione Immigrazione riportato nell’articolo.
Davvero, ancora, si presenta lo straniero come un delinquente da cui proteggerci?
Sono abbastanza grande per aver da tempo abbandonato idee salvifiche o comunità ideali tutte pace e bellezza, ma davvero le affermazioni che ho letto mi fanno pensare che si voglia ancora una volta far leva sulla pancia e sulla paura senza voler guardare in faccia la realtà.
È dalla guerra in Cecenia che Famiglia Nuova, l’organizzazione per la quale lavoro e che rappresento, accoglie migranti e intanto Le assicuro che né il mio stipendio né quello degli operatori che ci hanno lavorato e ci lavorano è aumentato grazie alle coperture economiche riconosciute dall’Ente pubblico.
Ci siamo arricchiti, sì, di relazioni, nutriti di storie, di sguardi, di sorrisi e di pianti. Questo sì. E di questo sono pronta ad offrirLe tutti i dati che ritiene utili a far emergere quanto in questi anni si è riusciti a fare nel nostro territorio e nella nostra comunità Lodigiana per riconoscere diritti fondamentali a persone che, nella maggior parte dei casi, cercano in tutti i modi di costruirsi un futuro dignitoso per sé e per le loro famiglie. Per quanto riguarda nello specifico i minori, dal 2006 ne accogliamo sia in una Comunità educativa che in appartamenti per l’autonomia e mi sono fatta l’idea che, nella maggior parte dei casi, si tratti dei “migliori”, quelli che secondo le loro famiglie avevano più risorse per partire con gli strumenti per farcela.
Non pensa che avremmo fatto così anche noi se, sfortunatamente e non certo per meriti, fossimo nate in una parte povera del mondo, in terreni di guerra o sotto regimi oppressivi?
Siamo proprio noi adulti, noi cittadini, guidati dalle Istituzioni, chiamati a trovare risposte senza generalizzare e senza creare “l’orco”.
Le loro vite, le loro storie a volte parlano, oltre che di dolore, anche di rabbia e qualcuna anche di perdita di lucidità, fino alla sofferenza fisica. Qualcuno cerca espedienti per riuscire a rimanere, qualcuno ha poca dimestichezza con le leggi ed il concetto di legalità, ma cosa hanno di diverso rispetto ad alcuni dei nostri adolescenti che devono essere accompagnati in un percorso conoscitivo ed educativo?
Penso davvero che certi argomenti, debbano restare fuori dalla bagarre politica. Debbano invece essere studiati, guardati per quello che sono, per individuare le risposte più adeguate a restituire dignità e ricchezza a tutta la comunità.