Nel Lodigiano tra il 2020 e il 2021 passati da 18 a 80. L’ombra di possibili organizzazioni operanti nel campo dell’immigrazione clandestina
Carlo d’Elia per “Il Giorno”, 1° febbraio 2022, p. 31
Sono decine i ragazzi stranieri non accompagnati che stanno arrivando a Lodi. I numeri parlano chiaro. Nel 2021 l’ufficio immigrazione della Questura aveva aperto almeno 80 fascicoli, più che quadruplicati rispetto al 2020. Quasi tutti i ragazzi dichiarano di avere 16-17 anni.
Un fenomeno che è monitorato attraverso un’attività investigativa ad hoc anche perchè nell’ultimo caso avvenuto il 20 gennaio scorso era stato inoltre identificato e denunciato un maggiorenne egiziano trovato vicino a piazza Castello e indicato come l’accompagnatore del minorenne. Quest’ultimo, tra l’altro, era arrivato allo sportello apparendo ben instradato sulle frasi da pronunciare. Nel 2019 i minori non accompagnati gestiti dal Broletto erano appena 12. Nel 2020 erano arrivati a 18. Nel 2021 il picco di 80.
Una ondata impercettibile agli occhi di chi abita in città, molto più visibile invece per il Comune di Lodi almeno alla voce “costi”.L’ente, infatti, è obbligato per legge ad accogliere lasciando la gestione ai Servizi sociali. Le spese però sono tante. Senza un progetto alle spalle o una programmazione precisa, il Comune deve coprire quasi da solo l’intero onere della gestione dei minori richiedenti asilo.
Un problema non da poco che il sindaco Sara Casanova a metà gennaio aveva portato alla luce sollecitando il Ministero degli interni a garantire maggiori ristori. Nel 2021 il Broletto ha infatti speso circa un milione di euro (a fronte di un contributo ministeriale in grado di coprirne circa un terzo) per accogliere e gestire sul territorio i minori stranieri. Nel 2019 la stessa voce di spesa si era attestata a 200mila euro.
Chi potrebbe dare una mano è la Prefettura. Gli uffici di corso Umberto, attraverso due bandi specifici, hanno proposto un contributo di 36,88 euro persona/al giorno per una completa gestione di 25 minori per la durata di un anno. Ma a entrambi i bandi (il primo pubblicato ad agosto, l’altro a dicembre) nessuno si è candidato. «Poco conveniente» l’offerta economica, secondo i privati.
Tra gli operatori che invece accolgono sul territorio i minori non accompagnati (e non solo) c’è la cooperativa sociale Famiglia Nuova. Questa realtà, guidata da Mariarosa Devecchi, nel 2021 ha accolto 22 minorenni provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto Bangladesh e zone centrali dell’Africa. Questi ragazzi sono ospitati in cinque case famiglia, in appartamenti tra Lodi e Crespiatica, e affidati a educatori specializzati. «Le ondate migratorie si alternano a momenti in cui gli arrivi in Italia sono meno costanti – spiega Mariarosa Devecchi -. Oggi accogliamo una ventina di giovani, provenienti da varie parti del mondo. Quello che sicuramente emerge da questi flussi è che molte famiglie, di aree molto povere del mondo, scelgono di puntare tutto sui propri ragazzi. Così questi minorenni partono per l’Europa per provare a rifarsi una vita e dare anche una possibilità ai propri cari che restano nel Paese d’origine».
Devecchi poi sottolinea anche la situazione che riguarda il Comune di Lodi. «Di sicuro a pesare sull’aumento delle spese è stata la scelta del Broletto di uscire dall’Azienda speciale consortile servizi alla persona due anni fa – dice –. Una mossa che ha portato conseguenze anche nella copertura dei costi di gestione dei minori».