Inaugurazione prevista giovedì a Badia Pavese nel ricordo del compianto direttore di“Famiglia Nuova”. «Da noi porte aperte ai migranti».
Paola Arensi per “Libertà, quotidiano di Piacenza”, 28 agosto 2016, p. 31.
Per ricordare il direttore generale Severino Berneri di Castel San Giovanni, strenuo operatore di programmi di promozione, di percorsi di inclusione e integrazione, scomparso prematuramente l’anno scorso, la cooperativa Famiglia Nuova di Lodi ha deciso di presentare pubblicamente una struttura a lui intitolata che si trova a Badia Pavese, quindi a pochi chilometri dalla sua terra d’origine. Si tratta di “Casa Seve”, immobile destinato all’accoglienza dei migranti in fuga da situazioni disperate. L’abitazione, in uso da tempo, sarà ufficialmente inaugurata giovedì 1° settembre, alle 16, giorno del compleanno di Severino.
Oltre ad occuparsi di tossicodipendenti e malati di Aids, la comunità Famiglia Nuova coordina infatti una serie di servizi per minori in difficoltà, di assistenza all’infanzia, di aiuto ai bisognosi. «Abbiamo acquistato la casa alla fine del 2014 per l6mila euro poi, grazie a un contributo di 13.500 euro della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, è stata ristrutturata -racconta Mariarosa Devecchi dell’ufficio direzione della cooperativa -. Il generoso gesto ci ha quindi permesso di rispondere ulteriormente al bando della prefettura per l’accoglienza dei migranti da parte dei privati».
«Il nostro modello di accoglienza è sempre familiare, come del resto impone il nome della cooperativa e la sua missione -sottolinea Devecchi – basato quindi su numeri non grandissimi. Le persone vengono accompagnate in un percorso giuridico sanitario e scolastico e se possibile anche lavorativo, benché il momento su questo fronte sia piuttosto complicato. E spesso riusciamo in tutto».
L’accoglienza va avanti dal 2011, dalla così detta primavera araba e dal primo esodo di massa. «Ora abbiamo perfezionato il modello e stiamo cercando nuove vie per migliorarci ancora -.chiarisce l’operatrice -. La casa di Badia Pavese si trova in via Monticelli 22 ed era stata individuata a suo tempo con Severino». È modesta ma dignitosa e su due piani, con sala zona giornoc he si affaccia su un giardinetto, bagno e di sopra ha due camere da letto. «Nel tempo è stata sistemata e arredata ipotizzandola per nuclei familiari vista la sua intimità rispetto alle altre nostri sedi-ricorda ancora la portavoce-. Ma poi c’è stata un’emergenza. Comprata a dicembre 2014 e subito messa a posto, a fine marzo l’abitazione era già occupata, per emergenze costanti segnalate dalla prefettura ,da 4 ospiti adulti maschi. Ma non abbiamo ancora potuto fare l’inaugurazione perché, appunto, oggi abbiamo finito i lavori e domani la struttura era già piena. Ma un momento di presentazione pubblica per dare risalto alla Fondazione è doveroso».
Il 1° settembre Severino compie gli anni e l’inaugurazione sarà il suo regalo. Il progetto è stato pensato quando lui era ancora in vita e da subito condiviso con la prefettura. Fuori, per ricordare il gesto della Fondazione e Berneri, ci sono una targa e un murale.
Il direttore generale della cooperativa si è spento per malattia il 18 aprile 2015, a 51 anni Ex bancario, Berneri aveva deciso di lasciare la carriera e seguire le orme di chi aiuta i più deboli.