Cristina Vercellone per “Il Cittadino”, 16 marzo 2016, p. 12.
Sono passati 35 anni da quando don Leandro Rossi, per tutti “Leandro”, aveva accolto i primi tossicodipendenti nella canonica di Cadilana. Fondando così la cooperativa di solidarietà e lavoro Famiglia Nuova: erano quattro stanze in tutto nella parrocchia stretta tra i campi e la provinciale Lodi-Crema. Oggi Famiglia Nuova ha 102 lavoratori e servizi educativi di tutti i tipi.
Per festeggiare i suoi 35 anni, la cooperativa guidata da Mariarosa Devecchi, ha previsto lo spettacolo teatrale dell’Officina poetica “Mio angelo di cenere”, lunedì 21 marzo, alle ore 21, al teatro alle Vigne, a ingresso libero. La rappresentazione è tratta da “La bambina” e “Notizie dall’esilio” di Mariella Mehr, con Daniela Coelli (voce), Fabio Turchetti (chitarra e fisarmonica), Luca Garlaschelli (tromba e contrabbasso), Luca Congedo (flauti) ed Hermes Mangialardo (video). Lo spettacolo racconta la storia della segregazione dei bambini nomadi nella Svizzera del dopoguerra. «Il tema è quantomai attuale – spiega la Devecchi -, le forme di esclusione sono tutti i giorni davanti ai nostri occhi. È uno spettacolo appassionante e leggero, ma che nello stesso tempo fa riflettere su come le storie si ripetano. Vogliamo invitare tutti i lodigiani a festeggiare così con noi».
La memoria di Devecchi va al 1981, quando 16 persone andavano dal notaio Angelo Squintani e fondavano la cooperativa.
«”Leandro” – racconta – metteva in pratica il Vangelo, quello della “pietra scartata che è diventata d’angolo”. Credeva molto in questo: affiancarsi alle persone senza sostituirle, recuperare il più possibile le loro attitudini, renderle protagoniste del loro riscatto. Nessuno lo sa, ma la nostra cooperativa tratta i dipendenti allo stesso modo dei soci. Chi si associa lo fa solo perché condivide la nostra visione: noi non facciamo differenze di idee e guardiamo alla persona così com’è, senza discriminarla. Non so se don Leandro e quelle 16 persone immaginavano, quel 16 marzo 1981, un’evoluzione così per Famiglia Nuova. Delle 102 persone, 78 sono donne e la quasi totalità con lauree a indirizzo educativo».
La cooperativa oggi ha 6 comunità per tossicodipendenti, 2 delle quali nel Lodigiano, 3 appartamenti per migranti a Crespiatica, Graffignana e Corno Vecchio, Casa Oceano che è il servizio per minori delle Fanfani, 2 alloggi per minori stranieri non accompagnati, a Crespiatica e in corso Roma, a Lodi, una scuola per l’infanzia, asilo nido e servizi vacanze alla Bpl, il doposcuola alle medie Gorini, a Lodi, poi altri servizi in coprogettazione con il Consorzio come centri diurni per adolescenti a rischio, educativa di strada, assistenza domiciliare ai minori e la piattaforma per i poveri non a caso intitolata a don Leandro Rossi. Senza contare i servizi in provincia di Lecco, Perugia, Bergamo, Pavia e Piacenza.
Una maxi casa per tante pietre ai margini destinate a diventare importanti.