Banour per “Il Cittadino” del 3 aprile 2015.
Uno degli strumenti più importanti a disposizione dei detenuti per iniziare un percorso di recupero e tornare a far parte della società civile è certamente quello delle “comunità”. Ce ne sono di vari tipi per far fronte alle varie problematiche sociali: possono ospitare persone affette da va rie dipendenze, oppure profughi o persone in difficoltà abitativa. La prima sorta sul nostro territorio, e tuttora tra le più importanti e meglio strutturate è “Famiglia Nuova”.
Fondatore ed anima di “Famiglia Nuova” è stato don Leandro Rossi, scomparso nel giugno del 2003, che l‘ha creata negli anni Settanta come “Associazione Comunità Famiglia Nuova”. L’idea era quella di accogliere e supportare marginalità sociale e il disadattamento. Nel 1998 don Leandro ha dato vita alla fondazione “Don Leando Rossi Onlus” per raccogliere fondi per sostenere le sue attività. Negli anni la comunità si è ingrandita e sono sorte numerose sedi, sparse in tutto il territorio. differenziando il loro ambito di competenza per rispondere alle esigenze di chiunque ne abbia bisogno: qui trovano rifugio anziani, tossicodipendenti, carcerati, ex carcerati, disabili, alcoolisti.
Personalmente ho vissuto la mia esperienza presso la comunità “La Collina”, situata presso la località Cascine Boraccine. nei pressi di Graffignana, presente e attiva dalla fine degli anni Ottanta. È un podere collinare. dove. all’abitazione preesistente, una volta ristrutturata, è stato successivamente aggiunto un nuovo fabbricato. La proprietà è circondata da un bosco e da vigneti. A livello strutturale, sono stati fatti alcuni interventi di adeguamento che hanno permesso. in un ambiente accogliente e familiare, di calibrare gli spazi alle necessità personali e alle attività comuni.
Qui opera un’équipe educativa di professionisti, che potenzia le proprie competenze attraverso l’esperienza e la formazione permanente.
Il programma ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità: il recupero delle persone e la loro integrazione sociale attraverso la gestione dei servizi sanitari ed educativi.