Cristina Vercellone per “Il Cittadino”, 30 settembre 2011, p. 13.
I traguardi raggiunti dalla comunità di tossici creata da don Leandro Rossi
I Trent’anni di vita insieme agli ultimi. Senza giudizi e senza pregiudizi, come voleva don Leandro Rossi, il padre delle comunità per tossicodipendenti.
L’avventura di Famiglia nuova, partita da Cadilana con una comunità per il recupero di ragazzi con problemi di droga, continua senza incertezze. Oggi la cooperativa, presieduta da Egisto Taino, dà la mano ad oltre 550 persone, nel Lodigiano, ma non solo.
«Famiglia nuova – spiega Mariarosa Devecchi che è il socio più anziano – è nata nell’81, per mano di don Leandro e di un gruppo di coraggiosi. In quel momento la necessità di accogliere i tossicodipendenti era pressante, ma non c’erano risposte. Rossi ha aperto le porte della canonica a Cadilana e da lì ha iniziato il suo viaggio».
Successivamente, infatti, è sorta, sempre a Cadilana, la comunità femminile; in seguito, tra gli anni ‘80 e ‘90, sono arrivate la comunità di Crespiatica, la Collina di Grafiignana, le Fontane di Cornovecchio, Castiraga Vidardo a Monte Oliveto, poi comunità nel Pavese, nel Bergamasco, due nel Piacentino e una in Umbria. In seguito alla modifica della normativa, il Paolo di Crespiatica è diventata una cooperativa di tipo B, affidata alla Formica (che fa sempre parte di Famiglia nuova) e che inserisce nel processo lavorativo persone che escono da altri servizi. Se per ragioni gestionali ha chiuso la comunità femminile di Cadilana, è rimasta la comunità di Pieve Porto Morone, mentre a Bergamo due comunità sono state accorpate in una più ampia. La comunità di Borgonovo Val Tidone è stata chiusa ed è rimasta quello di Pianello. A Monte Buono di Magione, invece, si è aggiunta una casa per malati di Aids e due anni fa a Lecco è partito un Servizio multidisciplinare integrato per la diagnosi e il trattamento dei tossicodipendenti.
Fondamentale l’attività dell’unità mobile che fa prevenzione, insieme all’associazione Pierre. Nel 2000, inoltre, Famiglia nuova ha dato il via anche all’area minori e famiglie. «Su questo fronte – aggiunge Devecchi – abbiamo in gestione il nido aziendale e la scuola dell’infanzia della Banca popolare di Lodi, il nido di Montanaso e Livraga. Gestiamo il doposcuola alla media Gorini di Lodi e abbiamo aperto la comunità per minori Oceano, il servizio di educativa di strada in diversi comuni del Lodigiano, i centri estivi a Lodi Vecchio, Ossago e alla Bpl e la comunità famigliare per minori in difficoltà presso casa Chellina, nel Cremasco. Siamo molto collegati con l’associazione Famiglia nuova, che è costituita da volontari e opera a sostegno delle famiglie in difficoltà, e con l’omonima fondazione. Noi cerchiamo di perseguire gli obiettivi di recupero della dignità della persona che avevano mosso don Leandro. La nostra è un’organizzazione laica. Trai suoi valori fondanti ci sono la centralità della persona, l’accoglienza e la non violenza. Non ci interessa la compassione, ma che la persona recuperi se stessa».
Oggi pomeriggio. Appuntamento nell’auditorium Bipielle, tra i relatori c’è anche don Andrea Gallo
Al tema dell’accoglienza che Famiglia nuova dedica il suo trentesimo anniversario. La giornata celebrativa si svolgerà oggi, venerdì 30 settembre, a partire dalle 17, nell’auditorium della Banca popolare di Lodi, in via Polenghi Lombardo 13.
Dopo il saluto delle autorità, alle 17.30, sarà presentata la marcia della pace del 9 ottobre. Alle 17.40 interverranno i relatori. Si parte con il sociologo Aldo Bonomi, direttore del consorzio Aaster e con Domitilla Melloni, analista e filosofa. Il dibattito sarà moderato dall’ex sindaco e presidente della fondazione Danelli Aurelio Ferrari, mentre don Olivo Dragoni sarà assente per indisposizione. Dopo il dibattito e il buffet, alle 21 seguirà l’intervento di don Andrea Gallo della comunità San Benedetto di Genova. «Sarà un bel modo – dicono gli organizzatori – per riproporre i principi e i valori che costituiscono la via maestra di quella “Utopia possibile” che tanto piaceva a don Leandro Rossi e che Famiglia nuova intende continuare a rendere concreta».