Raffaella Bianchi per “Il Cittadino”, 13 settembre 2010, p. 11.
Nella frazione una via dedicata al fondatore di Famiglia Nuova.
Corte Palasio. Una via a Cadilana dedicata a don Leandro Rossi, sacerdote scomparso nel 2003 e fondatore della comunità “Famiglia Nuova”.
La cerimonia dell’inaugurazione si è svolta ieri, dopo la messa presieduta dal parroco don Luigi Avanti. Nella chiesa consacrata alla Natività della Beata Vergine Maria, nel giorno della sagra di Cadilana, il sindaco di Corte Palasio Marco Stabilini ha prima compiuto il tradizionale dono dell’offerta dei ceri, accompagnato dall’amministrazione comunale. La chiesa era un po’ più affollata del solito anche per la presenza di molte persone provenienti dalle comunità di “Famiglia Nuova”, l’associazione fondata da don Leandro per il recupero di tossicodipendenti e in favore dei diritti dei minori – ultime in ordine di tempo, le comunità di accoglienza per ragazzi allontanati dalle famiglie di origine.
Davanti alla nuova via don Leandro Rossi poi, Mariarosa Devecchi, collaboratrice per molti anni del sacerdote e una delle colonne di “Famiglia Nuova”, ha testimoniato emozionata: «L’esperienza di don Leandro è partita trent’anni fa da Cadilana. Trent’anni fatti di battaglie e di incontri, sono migliaia le persone incontrate. Ringrazio l’amministrazione comunale di Corte Palasio, con questa iniziativa abbiamo potuto fermarci a riflettere sulla nostra storia. Oggi sono presenti ragazzi e operatori che non hanno avuto il privilegio di conoscere don Leandro, una persona umile e semplice che però urlava forte i valori della giustizia e della verità. Ma la sua esperienza continua». Significativo il fatto che durante la cerimonia di inaugurazione, per esigenze di ordine pubblico, il taglio del nastro sia stato compiuto in direzione esterna alla via, invece che interna.
«Don Leandro era un po’ fuori dagli schemi – ha ricordato il sindaco Stabilini -. Tagliare il nastro per uscire e non per entrare, è un po’ come era lui. Rimane l’affetto di chi l’ha conosciuto, delle testimonianze di venerdì sera (il 10 settembre nella chiesa parrocchiale, ndr) che più che un convegno, sono state un incontro tra amici per una persona che ha dato tanto a tanti». La Nuova famiglia che don Leandro ha fondato ha certamente attinto dai valori respirati in quella di origine.
È stato quindi Antonio Rossi, fratello di don Leandro, a tagliare il nastro inaugurale.
«Chiediamo la benedizione sugli abitanti che già ci sono in questa via, e su quelli che verranno» ha pregato don Luigi Avanti, che durante la Messa aveva accostato l’umiltà di don Leandro a quella di Maria. «Le cose grandi avvengono sempre nel silenzio – ha detto -. «Pensiamo all’Annunciazione. Nazareth, quattro case, una ragazza. Nessuno se ne accorge, ma lì si verifica l’avvenimento della salvezza dell’umanità. Quanto più l’uomo vuole crescere agli occhi di Dio, tanto più deve nascondersi agli occhi degli uomini. E quando hai fatto tutto il tuo dovere, di solo: sono un servo inutile, perché sono uno strumento nelle Sue mani».