Ho partecipato all’incontro di giovedì scorso per la presentazione di “Noi Capitani” – Road Map per il diritto d’Asilo e la Libertà di Movimento, promossa dalla rete del Forum per cambiare l’ordine delle cose. Presentato, all’interno del nuovo cinema Méliès alla casa dell’Associazionismo di Perugia, lo spazio di confronto che porterà a Bologna, il 4 maggio 2024, (per partecipare all’assemblea manda una mail a forum4maggio@gmail.com) presso la Casa di Quartiere Katia Bertasi, le proposte dei cittadini, costruite dal basso in altre 20 città italiane, elaborate nelle partecipate assemblee.
Sono state illustrate le criticità del Patto europeo votato lo scorso 10 aprile e sottolineate le conseguenze che avrà sulla vita di migliaia di migranti.
La sala era abbastanza gremita, il tavolo dei relatori era composto dallo studioso delle migrazioni e presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, il giurista Gian Franco Schiavone, e dall’attivista esperta legale di diritti umani e protezione internazionale, Giovanna Cavallo; moderatore il giornalista Fabrizio Ricci.
Il Patto d’Acciaio, è composto da ben 9 testi, alcuni dei quali sono ritenuti dai 2 relatori non particolarmente negativi, ma nemmeno innovativi; altri 4 invece sono giudicati regressivi e orientati a drastiche chiusure. Il patto doveva superare la Convenzione di Dublino come da molti sperato, ma alla fine introduce ulteriori elementi di ostatività per il riconoscimento della protezione. Eserciterà, tra altre negazioni di diritti umani, funzioni di maggior contenimento, aprendo centri per ospitare forzatamente fino a 30.000 persone (oggi sono contenute 1800 persone) solo sul suolo italiano; potranno creare questi centri anche paesi terzi, che si proporranno di “gestire” il fenomeno migratorio sulla base di un rimborso di 20.000 € a persona. Un mercato degli esseri umani, come i trafficanti che li buttano e abbandonano sui barchini in mare, altro che diritti e libertà di migrare.
È vero che si è mosso qualcosa, ma quello di cui si è parlato è un accordo al ribasso, sulla pelle della gente: prevalentemente su quella di colore non bianco e non chiaro. Un’altra vergogna per l’Europa dei diritti.
Ho partecipato volentieri perché avevo tentato di capire cosa di migliorativo e di peggiorativo questo famigerato Patto aggiungesse o togliesse alla legislazione europea in vigore su migrazione ed asilo, senza successo. Ma è necessario approfondire ulteriormente, seguendo e partecipando questa rete.
A seguire cous cous preparato dalla Cooperativa Ponte Solidale e alle 21.00 la proiezione del film “Io Capitano”.
Bruno