Il prossimo 27 gennaio sarà giorno della memoria, per ricordare l’orrore che hanno subito milioni di ebrei sterminati dal nazismo, con la complicità del fascismo e di chi collaborò.
Strana quest’anno questa memoria, con la storia che si contorce e vede lo stato di Israele accusato di genocidio alla corte di giustizia internazionale dell’Aja.
Dal 7 ottobre dell’anno scorso è un 27 gennaio diverso, non sarà più una ricorrenza simbolica: e abbiamo il cuore in gola.
È l’orrore che proviamo per quello che hanno fatto i terroristi, inneggiando, drogati e invasati dall’odore del sangue vivo delle vittime più che mutilate e violate perché ebree. L’antisemitismo strisciante si irrobustisce sempre più.
È lo sgomento inerme che brucia la fede in un mondo migliore che ci deriva per le conseguenze della guerra distruttiva (difensiva dicono) che sta portando avanti Israele per stanare e uccidere l’ultimo terrorista di Hamas.
È l’ammutolimento nella realtà delle 23.843 vittime palestinesi, ieri già più di 25.000, di cui più di 10.000 bambini, che si contavano 1 settimana fa a 100 giorni da quel maledetto 7 ottobre, e non c’entra niente il numero il mese e l’anno.
Erano tutti terroristi? Netanyahu dichiara che non si fermerà fino all’ultimo terrorista annientato, nonostante le critiche anche forti che hanno il coraggio di dichiararsi. E chi è l’ultimo, come si chiama, giusto per sapere quando finirà. E poi cosa accadrà ai feriti, ai sopravvissuti. Che futuro avranno loro, e noi con loro?
E il resto del mondo, quasi tutto armato fino ai denti, che futuro ha davanti con le altre minacce e dimostrazioni in corso, e attacchi, più che quotidiani, ormai dichiarati sbrigativamente atti terroristici? A cosa servono le Giornate della Memoria degli orrori accaduti? Sembrava impossibile tornare indietro, proprio per la memoria di ciò di cui siamo capaci: infatti, stiamo andando avanti, così, massacrandoci.
Poi ieri una cara amica mi ha detto che 2 giovani ragazzi italiani partiranno con una organizzazione di medici per Gaza: una briciola di notizia di speranza umana in un buio infernale.
Ne sapremo di più, direttamente da loro.
Bruno