Da anni il sodalizio tra l’Associazione di Promozione Sociale Curiosamente e la nostra Cooperativa Famiglia Nuova genera un movimento di pensieri, parole e progetti che sono animati dalla convinzione che molte delle esperienze generative di dolore esistenziale e di isolamento sociale riguardano tutti e possono essere anche superate.
Nel programma di quest’anno, il prossimo 12 ottobre, lo psicoterapeuta delle Equipe dei servizi residenziali di Famiglia Nuova tratterà il tema importantissimo del corpo in relazione alla sfera della sessualità, come questo aspetto fondamentale della vita è vissuto ed è trattato all’interno delle Comunità.
Elisa Locatelli, Vice Presidente della Cooperativa e Responsabile dell’Ufficio Innovazione e Sviluppo lavora assiduamente con Anna Garbelli, Presidente di Curiosamente, per il successo del Fest e ci indica qui sotto gli orizzonti di utopia possibile verso cui, Caleidoscopio, e Famiglia Nuova, da sempre tendono.
Quest’anno “Caleidoscopio Fest i colori della mente” gode del patrocinio oneroso concesso dalla Fondazione Cariplo.
Ci siamo riconosciuti nella necessità di soffermarci a parlare del tema dell’equilibrio psico fisico. Un tema che siamo convinti interessi tutti, a prescindere dal contesto di vita e dalle condizioni sociali, economiche e relazionali di ciascuna vita.
Condividiamo l’interpretazione del concetto di equilibrio come un punto di stabilità tra momenti di squilibrio. Momenti che possiamo attraversare tutti nelle nostre esistenze.
Il tema dell’equilibrio e la riflessione su quegli aspetti, quelle strategie e quelle condizioni che possono aiutarci a raggiungere una maggiore armonia psicofisica, sono aspetti che guidano il nostro agire quotidiano di operatori nell’incontro con l’altro, soprattutto con l’altro sofferente; aspetti della relazione con l’altro che, se maneggiati con sapienza, possono trasformarsi in strumenti di trasformazione e crescita.
- Che si tratti di un ragazzo, un figlio, un qualunque adolescente, che si sta definendo come persona, alla ricerca di riferimenti anche nuovi, cui appigliarsi saldamente per diventare grande;
- che si tratti di un adulto che sta compiendo un percorso in comunità, per rialzare la testa e riprendersi in mano un pezzo di vita un passo alla volta;
- che si tratti di una persona migrante, che ha visto stravolta la propria vita nel sacrosanto diritto di ricerca di opportunità di vita migliori, quando non della stessa vita;
- che si tratti di chi, infragilito da esperienze di vita difficili, prova a ricostruirsi il proprio futuro, magari partendo dal lavoro e dall’equilibrio che in parte consente di avere;
tutti hanno, tutti abbiamo, diritto alla ragionevole felicità che deriva da un’armonia psico-fisica che definiamo, anche ove transitoria, equilibrio.
Equilibrio psico fisico è anche stare bene con sé, con il proprio corpo e vedere riconosciuto il diritto alla libertà di vivere il proprio corpo in maniera armonica con il proprio sentire. A fronte di questo diritto, tutt’altro che scontato, spesso negato, abbiamo scelto di proporre per la giornata del 12 ottobre l’evento dal titolo Corpo, persona e sessualità in cui vogliamo valorizzare il valore dell’espressione del proprio essere e del proprio sentire anche attraverso il corpo.
Il 12 ottobre metteremo al centro delle nostre riflessioni il tabù dell’espressione affettiva e sessuale di persone e corpi sofferenti, coinvolti in situazioni di sofferenza psico-fisica e ci soffermeremo a riflettere sul come la dimensione della sessualità sia, di fatto, nella maggioranza dei casi una dimensione negata nei contesti di cura. Saremo anche accompagnati a riflettere su come, quando si parla di corpi e persone in transizione, la ricerca di equilibrio tra ricerca interiore personale e ingiunzione sia ancor più complessificata e contrastata.
Elisa Locatelli