Nello spirito cooperativo, abbiamo chiesto più volte, come Famiglia Nuova, a Giusy Palumbo (cercatela nella foto!) dell’Ufficio Comunicazione di Legacoop, cui aderiamo, di supervisionarci alcuni articoli e comunicati stampa per diffondere, in occasione di alcuni eventi promossi dalla nostra cooperativa per presentare le mission e vision di Famiglia Nuova. Giusy, in un batter di tastiera, ha reso il linguaggio dei testi ricevuti più chiaro ed efficace: preciso.
Da questa collaborazione è nata la partecipazione al Glossario fragile, maneggiare con cura: parole e persone in condizioni di fragilità. Giusy ci ha chiesto di prendere una parola dal vocabolario improprio cui attingono molti social, usata per identificare, con denigrazione e stigma, la persona con uno dei suoi comportamenti.
Tossico, la parola scelta e affidata, è parola non semplice da analizzare; usata in modo seduttivo nel marketing di molti prodotti del consumo, può anche definire una condizione di rischio (relazione tossica amore tossico, titolo di credito e o denaro tossico, ecc) e indicare quindi uno stato di allarme per comportamenti di dipendenza da qualcosa/qualcuno. Ma come per altre parole analizzate, un aggettivo diventa sostantivo che pretende di rappresentare totalmente l’identità di un uomo, di una donna.
Siamo tutti e tutte molto di più di come la comunità estesa prova a descriverci:
c’è spesso una questione irrisolta alla radice di un comportamento di pericolo consapevolmente reiterato e possiamo certificare che disprezzo e condanna non contribuiscono alla soluzione del problema, come non aiuta accelerare il ricorrere a ciò che produce piacere immediato che sembra illimitato.
Siamo grati a Giusy di averci “tirato dentro” e partecipiamo oggi con grande interesse all’evento di presentazione a Roma confidando in altre interazioni così appassionate e appassionanti.
Bruno