Una cosa per la casa: parte la campagna di Natale a favore delle 6 comunità riabilitative di Famiglia Nuova
È ufficiale, da oggi parte la campagna di raccolta fondi volta a rendere ancora più accoglienti e funzionali le 6 grandi case delle nostre Comunità per persone con dipendenza.
Era dicembre, era il 1977, e Leandro era sacerdote di una piccola parrocchia. Hanno bussato alla sua porta. Era un uomo, era tossicodipendente, aveva bisogno di aiuto. Leandro non ha esitato.
Lì è nata la prima comunità per persone con dipendenza, in quel momento è nata Famiglia Nuova.
Oggi, le Comunità di Famiglia Nuova oggi sono sei. Sono sei grandi case, spaziose, spesso immerse nel verde di ulivi, colline o paesini di campagna. Sei su tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Umbria.
Sono i luoghi in cui, ogni anno, più di 230 persone possono fare un percorso di trattamento della loro dipendenza.
Il luogo in cui, Matteo, Redouane, Giovanni e Maria e tutti gli ospiti delle nostre Comunità trovano calore, comprensione, ascolto e supporto di operatori, educatori e psicologi, per riprendersi in mano la vita, un giorno alla volta.
Partendo da dove? Dal prendersi cura di sé e degli altri. Dal prendersi cura del luogo in cui vivono, per concentrarsi sul loro percorso di trattamento della dipendenza.
La bellezza che cura
Gli spazi in cui viviamo agiscono sul nostro stato d’animo come su quello dei nostri ospiti delle nostre Comunità. Vogliamo che si sentano accolti e coinvolti nella cura della Comunità in cui vivono, che si riconoscano negli spazi che abitano, anche se per pochi mesi.
Le Comunità sono case e come tali necessitano di cure, di attenzioni continue. Di risorse per renderle (e mantenerle) belle e funzionali, accoglienti e adeguatamente arredate.
Da quando è nata la prima comunità, a Cadilana nel 1979, le case hanno subìto varie modifiche ed interventi: ristrutturazioni, cambiamenti di mobili, rifacimenti di pavimenti, riverniciatura delle pareti, potatura delle piante dei giardini. Tutto questo spesso grazie al lavoro degli stessi ospiti, perché siano i primi promotori della bellezza e della dignità del luogo in cui vivono.
Il bisogno attuale
Oggi, però, queste case necessitano di qualche ulteriore lavoro ed è per questo motivo che ci appelliamo alla generosità di chi ci conosce e ci dimostra vicinanza e sostengno. Vogliamo partire da piccoli lavori di manutenzione per abbellirle, per renderle più accoglienti e funzionali: ridipingere la sala comune di Gandina, cambiare qualche comodino nelle camere da letto di Kairos, comprare una motozappa per l’orto di Fontane, acquistare un kit per gli attrezzi per i piccoli lavori di Montebuono.
A dicembre amiamo fermarci a pensare a cosa possiamo fare di meglio nel nuovo anno, e i nostri propositi per il 2023 guardano alle nostre 6 comunità.
Occupandosi del giardino e dell’orto, ridipingendo le stanze o aggiustando qualcosa di rotto, i nostri ospiti possono prendersi personalmente cura del posto in cui vivono.
Questo Natale puoi regalare uno spazio più accogliente per gli ospiti delle nostre comunità
Scopri come puoi contribuire con una donazione per “Una cosa per la Casa”.