Summer School Firenze, 1-3.9.2022
Dall’allarme e dalla guerra alla droga al governo sociale del fenomeno. Centro Studi CISL, Fiesole.
Cristina Bossi dell’Ufficio Innovazione e Sviluppo della Coop, Ilaria Rocca, Responsabile della nostra Comunità Gandina e Consigliera del CdA, Gian Michele Maglio, Coordinatore di Casa Oceano per minorenni, da pochi giorni Presidente del CdA di Famiglia Nuova e io siamo tornati ieri da Fiesole, sulla collina di Firenze, dopo aver partecipato alla Summer School che Forum Droghe organizza da anni. Dopo le edizioni in DAD, siamo tornati in presenza. Sala piena, prevalentemente giovani. Purtroppo scarsa la presenza di operatori e professionisti specialisti dal Sud Italia: Roma e Napoli le sole ad esservi rappresentate, se le vogliamo considerare del Sud. Molto presente e di livello il gruppo di relatori torinesi, a conferma che la città del nord ha, sulle politiche che governano il fenomeno, spiccate idee di programmazione e buona pianificazione di azioni e Servizi innovativi e alternativi dedicati agli interessi e ai diritti dei cittadini e delle cittadine che consumano, a vario titolo di intensità di consumo, sostanze assunte appunto o a scopo ricreativo e leggero o prese ad ogni costo per soddisfare la pressante dipendenza, e tutte le intensità intermedie. Dagli accademici presenti con le loro citazioni colte ed esperte e con le indicazioni della letteratura di riferimento ai consumatori visibili, dagli operatori delle unità di strada e operatrici di centri a bassa soglia diurni o notturni agli assessori comunali, dalle rappresentanti sindacali ai medici dei SerD e dei CSM, dalle coordinatrici di progetti di housing sociale per i più vulnerabili agli architetti e ingegneri chiamati a riqualificare intere aree ex industriali dismesse e occupate da gruppi di consumatori o per la riqualificazione di aree centrali o periferiche alle città, da sociologi di importanti università Italiane con esperienze internazionali specifiche al tema e scrittori e giornalisti, dal già Sindaco di Praga al docente di antropologia culturale, tutti e proprio tutte a sottolineare e ribadire quanto è fondamentale lavorare tutte e tutti per la sicurezza dei diritti dei consumatori.
Abbiamo capito che si può, anzi si deve: si possono cambiare le politiche che governano i fenomeni delle droghe, dentro e tra le città. Lo si può fare bene, senza deportare nessuno fuori e lontano dalle città, perché il consumo è anche indoor, è nella società che lavora. Dunque le decisioni che portano a gestire quanto legato al consumo o all’abuso di droghe non può che essere costantemente condizionato dall’interlocuzione diretta con i consumatori, centrale al tema come gli interessi di tutti gli altri interlocutori che, abitando e vivendo per tanti motivi gli stessi luoghi, vanno informati e supportati affinché tengano dentro il fenomeno, anziché respingerlo e buttarlo fuori dai contesti urbani, in modo che i Servizi dedicati possono ancora ridurre i rischi e i danni che possono innescarsi pesantemente proprio dalla marginalizzazione delle persone stigmatizzate come pericolose, perché consumatori. È stato affermato, ed applaudito, chi ha affermato che lo sguardo non può essere solo securtario o diagnostico patologico: chi consuma ha diritto di cittadinanza nel valore più alto del termine e, come cittadino e cittadina, può e deve essere attore pari nelle determinazioni sociali e della salute che nei territori si pre-occupano di gestire i Servizi per la certezza dei loro diritti.
Molte le relazioni ascoltate nella 3 giorni di formazione che la Cooperativa, che ringrazio, ci ha garantito: qualche spunto l’ho perso, qualche altro anche, ma perché non l’ho capito, e, davvero, poche parole e pochi contenuti non ho condiviso, o non sono sicuro di condividere.
Come sempre, credo per noi quattro di Famiglia Nuova, ma senz’altro per me, la Summer School si è confermata una formazione importante, proprio per le domande e le istanze aperte che mi lascia dentro, oltre che per la rigenerazione di alcuni pensieri e significati che, operando nei nostri Servizi dedicati alle dipendenze, ma anche per tutti e tutte gli interessati e interessate alle nostre attività, dobbiamo riattribuire anche secondo saperi sempre rivitalizzati e rinnovati.
Con l’augurio di poter restare su queste posizioni ferme anche nel futuro a breve del nostro paese, palesando tra gli abbracci il timore che con le destre al governo molto di quanto immaginato potrà essere letteralmente spazzato, ci salutiamo rimandando alla lettura delle relazioni e degli interventi, e ai prossimi programmi di formazione promossi dal Forum, invitando a scaricare il fascicolo dal www.fuoriluogo.it/docsummer2022.
Bruno