Con l’entusiasmo di sempre di noi operatori ormai “grandi”, anagraficamente s’intende, e con la solita competente e consolidata partecipazione di Farwad, il mediatore linguistico culturale per le lingue Urdu e Pashtun, abbiamo concluso le azioni di prevenzione tra i cittadini migranti previste dal Progetto finanziato dalla farmaceutica Gilead a Foligno, in una splendida antica sala di un edificio storico del centro della cittadina, famosa in Umbria per essere considerata dai suoi abitanti il centro del mondo (se non erro a Foligno fu stampata la prima Divina Commedia).
Gli uomini e le donne incontrate, attenti alle informazioni che il dr. Sfara ha appassionatamente comunicate con il supporto di slide illustrative, e tradotte da Farwad, hanno avviato un livello di interlocuzione vivace: due delle tre donne presenti erano molto interessate agli aspetti relativi all’Infezione da Hiv in gravidanza: gli uomini curiosi di sapere a che punto sono le ricerche per la cura definitiva e per una prevenzione vaccinale. Una delle donne presenti, l’unica a partecipare passivamente e a non voler accedere al test rapido salivare per Hiv è stata contattata personalmente con discrezione per informarla che, al numero di cellulare di Anlaids Umbria, numero telefonico di riferimento del progetto in questa regione, sarebbe stato possibile porre domande in assoluta privacy e poter fare, in altra sede, il test rapido salivare.
Sulla strada del ritorno l’uno afgano, l’altro calabrese e io lombardo, diventati umbri, ci accordiamo per un pranzo multietnico celebrativo del compiaciuto successo delle nostre attività svolte nell’ambito di questo progetto che a tutti e tre ci ha insegnato, tanto.
Bruno