Un’altra occasione per ricordare, in simultanea nel mondo, con una giornata di testimonianze, comunicazioni, convegni ed esibizioni, che Hiv e Aids possono essere evitati (Anlaids).
La diffusione dei test rapidi, promossi gratis dalle Associazioni di lotta alla diffusione di Hiv e Aids, e l’utilizzo del profilattico nei rapporti occasionali sono il costante messaggio che da anni comunichiamo. Da poco tempo una specifica terapia farmacologica è utilizzata prima di esporsi al rischio: purtroppo, e diversamente da altri paesi europei, la Profilassi pre espositiva (PrEP) in Italia non è rimborsabile, di fatto restando inaccessibile soltanto ai… poveri.
Se non è accaduto di riuscire a prevenire l’Infezione da Hiv, restare Hiv negativi è sempre meglio, oggi è possibile controllare bene l’infezione grazie a nuovi farmaci potenti, a breve anche in somministrazione a lunga durata di efficacia.
Oggi una persona che vive con Hiv, in terapia con risultati di totale soppressione della carica virale, non è più contagiosa: non trasmette il virus dell’Hiv! Un bel successo, vero?
Ma nel 2020, sono state ancora 1303 le nuove diagnosi di Infezione da Hiv (non nuove Infezioni) come riportato dal Notiziario dell’ISS, n.11 di novembre 2021. Vedi su Salute.gov.it.
Numeri bassi se comparati alla pandemia da Covid-19 ancora in corso. Numeri alti se si pensa che il distanziamento fisico, soprattutto occasionale, nel 2020 è stato “controllato” e “scoraggiato”. E, sempre ovviamente in termini relativi, sono ancora troppo alti i nuovi casi di Aids che corrispondevano a persone che avevano scoperto di essere Hiv positive nei 6 mesi precedenti la diagnosi Aids, l’80% dei casi totali.
È dolente segnalare anche che 6 dei 7 bambini che hanno contratto verticalmente l’Infezione, dalla madre a seguito della gravidanza e nascita, siano di nazionalità straniera, e che il settimo sia figlio di madre di nazionalità non italiana, comunque…
Guardando i dati delle tabelle del Notiziario è possibile farsi un quadro della situazione dell’Hiv e dell’Aids in Italia anche se è costantemente riportato che …Si sottolinea che i dati relativi al 2020 hanno risentito dell’emergenza COVID-19 in modi e misure che potranno essere correttamente valutate solo verificando i dati dei prossimi anni.
Credo che ci sarà ancora da fare per le Associazioni che come Anlaids si occupano da quasi 40 anni di sensibilizzare tutta la società sui comportamenti corretti per evitare l’Infezione o, se si è corso il rischio, per accedere al test, anche salivare, nel tempo più utile possibile, cioè: o immediatamente a ridosso dell’evento sicuro del rischio (valutato il rischio in PS può essere prescritta terapia per un mese, la cosiddetta Profilassi post espositiva PEP) o dopo il periodo finestra che deve essere considerato anche in base al fattore di rischio (di solito 45 giorni possono bastare anche se le indicazioni ministeriali indicano 60 giorni minimo).
Speriamo che il Covid-19 non riporti troppo indietro i risultati comunque ottenuti in questi ultimi 5 anni. Anzi prepariamoci, anche con il supporto delle Istituzioni pubbliche, a tornare a farci sentire in modo forte e chiaro affinché si possa utilizzare ogni strumento di prevenzione, anche i profilattici dovrebbero essere gratuiti, in tempo utile per gli auspicati giorni del tana liberi tutti.
Bruno Marchini
Presidente Anlaids