Conferenza autoconvocata “Stop war on drug: facciamo la pace con le droghe e con chi le usa” e VI Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope Genova, 26-28 novembre 2021
Venerdì mattina, 26 novembre. Mi collego con il computer alla Conferenza di Genova, autoconvocata dal CNCA (Controconferenza mi piaceva di più) e c’è Luigi che grida i suoi sogni. Entro tardi nel programma, ma sono subito in mezzo al tema: ascoltandolo sono tirato dentro.
Don Ciotti, e chi non lo conosce, profetizza ancora la centralità della persona, la preziosità dell’originalità dell’individualità della persona come luce per guidare lo spirito animatore dei nostri Servizi alla persona. Accusa i responsabili politici degli ultimi 10 anni di gravi responsabilità per non aver convocato i lavori nazionali sul tema delle sostanze, per aver costantemente tagliato fondi ai servizi alla salute, mettendo in ginocchio non solo i SerD, ma anche obbligando a genuflettersi, per sopravvivere, tutti gli Enti del privato che da decenni si sono occupati di dipendenze, forse anche il suo. Sottolinea di non voler incentivare né esaltare il consumo di sostanze, ma richiamare l’obbligo di approcciare questo mondo variegato del consumo delle sostanze a partire dall’approccio delle riduzioni di danno e rischio, tecniche dell’abilità e della competenza umana di lavorare sulla prevenzione, attitudini qualificate per chi vuole continuare a sporcarsi le mani mai anticipando i principii morali o etici ai diritti individuali della persona. Ha ricordato che è nella strada che bisogna tornare, da dove siamo partiti: che ci ha educato ad essere operatori migliori, dove si è imparato che alcuni percorsi non sono irreversibili. Sempre Grande!
Poi, dal pomeriggio, una serie di interventi più o meno interessanti, introdotti all’inizio di sessione da una Susanna Ronconi sempre di tutto piglio e molto senso puntuale, stra competente, tra tutti ho apprezzato M.Teresa Ninni, Lorenzo Camoletto, Peter Cohen, Nizlee Maghsoudi (dal Canada) capaci di portare sguardi ampi e ampio respiro di visione, senza spacciare per certezza, e proprio questa è secondo me la vera verità da trattenere oggi, l’esistenza di risposte per chi chiede … “ma allora con tutte queste nuove molecole e diverse modalità di consumo, con la perenne scarsità di risorse economiche e umane, dicci come si fa, quali servizi dobbiamo creare?”. Qualche intervento disturbatissimo da un audio a volte inesistente, altre disturbatissimo e ecoizzato (da eco come risuono, non eco bio ;)) hanno essenzialmente provato a spostare il focus delle sessioni dagli aspetti clinico patologici legati a sostanza e persona che le usa e che incontriamo nei servizi dedicati versus l’uso e il consumo molto più ampio, che tante persone assumono come comportamento più o meno controllato e che non incontriamo mai nei nostri centri, non ambulatoriali, o diurni, nemmeno di prossimità o residenziali. Tutti ribadendo che senza la partecipazione diretta e proattiva dei consumatori di sostanze non è possibile determinare il vero incontro tra domanda di servizi e offerta, di pianificare e realizzare politiche nuove e innovative.
Che la legge sulle droghe, in Italia, va abolita.
Nel tardo pomeriggio, è intervenuta la giovane ministra Dadone, ed è stata incalzata dagli interventi appassionati e lucidissimi dei rappresentanti delle Associazioni, dei sindacati e di chi ha voluto esserci, avendo a cuore il core della sua Organizzazione. Eppure le è stato riconosciuto che mai si era visto un rappresentante ministeriale partecipare alla Contro conferenza, oggi lei stessa aprirà la VI Conferenza istituzionale, in Genova, da lei convocata: ha quindi ribadito l’interesse e l’importanza di ripristinare, di averlo già fatto per l’organizzazione in corso, i lavori tematici a livello di tavoli istituzionali territoriali e nazionali, mirando a far convergere, in sede parlamentare, quanti più consensi e sostegni all’ipotesi di una riformulazione legislativa adeguata, moderna, ricca di risorse adeguate per fronteggiare, anche in ambito di prevenzione, con maggiore laicità l’ampissimo tema dell’uso, del consumo e delle dipendenze da sostanze stupefacenti. Mirando ad evitare nelle aule legislative lo scontro ideologico.
Moltissimi auguri, ministra Dadone, per la conferenza di oggi e per il lavoro che Le verrà.
Bruno