Partono le prime azioni del progetto PAMP (prevention among migrant people) realizzato grazie al contributo di Gilead Sciences nell’ambito del Programma Getting to Zero, rivolto ad Australia, Canada ed Europa (ACE), per sostenere gli sforzi delle associazioni, della sanità pubblica o delle istituzioni dedicate all’assistenza sociale che dimostrino la capacità di realizzare progetti mirati ad azzerare il rischio di nuovi contagi da Hiv attraverso attività di prevenzione.
In Umbria e Lazio
In Umbria e Lazio prende il via il progetto pilota “PAMP” (Prevention Among Migrant People) che vede come capofila Anlaids – Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids , in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) e la Cooperativa sociale Famiglia Nuova.
Corrette informazioni alle popolazioni migranti
Tra le attività principali vi è quella di formare i mediatori culturali e linguistici che lavorano nell’ambito dell’accoglienza e della tutela delle persone migranti (richiedenti asilo, beneficiari di protezione internazionale e cittadini di paesi terzi) affinché – con il loro contributo – si diffonda una corretta informazione e un’auspicata sensibilizzazione in tema di infezioni sessualmente trasmissibili tra una popolazione che il sistema sanitario fa fatica a intercettare e tutelare.
Anlaids metterà a disposizione le proprie sedi per l’effettuazione di test hiv rapidi e gratuiti per lo screening dell’Hiv, mentre gli operatori e le operatrici del CIR e di Famiglia Nuova – anche tramite i mediatori formati – si occuperanno di raggiungere i cittadini richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale nei centri di accoglienza del territorio interessato dalle azioni del progetto e nei luoghi di ritrovo.
Mai come oggi sappiamo che la prevenzione in materia di virus (e non solo) e è un’asse fondamentale del sistema sanitario e sociale, per proteggere le persone e adottare, tutte/i, comportamenti non a rischio.
L’HIV oggi, per fortuna, non è più un allarme sociale perché è possibile tenere l’infezione sotto controllo con terapie all’avanguardia che proteggono le persone che vivono con HIV e non permettono la circolazione del virus; purtroppo però resta l’annoso problema delle cosiddette “diagnosi tardive” che mettono in crisi, rallentano e vanificano gli strumenti virtuosi di cui disponiamo. La chiave dunque rimane quella dell’accesso al test facile, gratuito, rapido e la consapevolezza del proprio status sierologico.
Formazione
Nel mese di marzo si terrà il ciclo di formazione tenuto dalla Dott.ssa Nicoletta Orchi, medico infettivologo del CRRAIDS – Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, Claudia Sforza consulente legale del Consiglio Italiano per i Rifugiati e Michele Ramadori operatore sociale nell’ambito di rifugiati, richiedenti asilo, diritti LGBT e persone che vivono con HIV.
Per altre info:
ciro.vajro@famnuova.com
tel. 0371413610 Ciro Vajro Famiglia Nuova
info@anlaidsonlus.it
tel. 064820999 Valeria Calvino Anlaids
sforza@cir-onlus.org
tel. 3404801013 Claudia Sforza CIR