La Festa della Repubblica, ricorrenza di oggi, dovrebbe vederci uniti: monito presidenziale puntuale.
Ma con le manifestazioni in programma oggi, non nello spirito raccomandato da Mattarella, come la mettiamo!
Con i bambini senza scuole e gli anziani selezionati?
Oggi il Presidente sarà a Codogno, nel primo focolaio della pandemia, e ricorderà la fierezza della sua italianità, del popolo italiano.
Ma che Paese è l’Italia dopo 74 anni? Ci sono mali radicati in questa Italia bellissima, come alcuni malgoverni, locali e nazionali; è abusivata, con inquinamenti e cementificazioni selvaggi; costantemente tradita con l’evasione, non solo contributiva, e sbeffeggiata nel suo spiccato umanesimo culturale.
Oggi c’è ancora, come allora, un Paese da costruire, forse ex-novo. E come allora siamo chiamati tutti a rispettare dei doveri e a sopportare grandi sforzi. Senza lamentarci all’infinito sempre contro qualcuno o qualcosa che comunque, fatti i conti, è noi, più di noi, anche meglio di noi.
Proverò anche domani a fare la mia parte, spero di essere in grado
Bruno