Cara Angiolina anche tu te ne sei andata. La nostra Presidente questa mattina mi ha dato la notizia.
Un dolore “dolce” mi ha pervaso il cuore. E i ricordi hanno cominciato a scorrere. I ricordi che ho di te a Cadilana, a Montebuono, nelle Assemblee della nostra Cooperativa dove non mancavi mai. Ricordi speciali, dal pollo in teglia senza condimento, al cerchietto per tenere ordinati i capelli, indossato sempre. Dal tuo look old fashioned, allo sprimacciamento di cuscini e materassi, per dare un po’ di aria fresca a “effetti letterecci” che venivano usati più e più volte. E cosa dire del tuo dialetto incomprensibile alla maggior parte di noi nelle Comunità che con don Leandro fondavi, e a cui hai donato tantissimo di te per avviarle. E i sonori ceffoni di affetto, con entrambe le mani socchiuse, che contemporaneamente colpivano le nostre orecchie, che rimbambivano per qualche minuto. Spassoso il tuo dichiarare affetto rivolgendoti a noi con brut fiol. Ho impiegato un po’ a capire che era amore.
Ricordi di pratiche oggi impensabili.
Tempi cambiati, volontari quasi scomparsi dalle nostre case Comunità. Rarissimi quelli che dedicano la loro vita a cause altruistiche. Tu hai dedicato la tua a Leandro e a noi. L’hai seguito nelle comunità, hai aiutato i Responsabili di allora che vivevano dentro e ci hai voluto bene, anche da “sbagliati”.
Da tempo non avevo tue notizie, non le chiedevo più.
Oggi sei tornata vivida nelle nostre menti e nei nostri cuori e chi ti ha conosciuto e voluto bene, toccato dal tuo ricordo, ti lascia andare, consapevole della tua rarità.
Grasie de tùt Angiulina
Bruno