Oggi ho una storia da raccontare: questo ragazzo si chiama Sadio.
Viene dal Mali e nel suo Paese era un infermiere. Di solito si dice così. Forse è sbagliato. Lui un infermiere lo è ancora.
Non sa se in Italia avrà i documenti, non sa se avrà un futuro qui. Quello che però sa ancora è quanto sia prezioso avere una scorta di sangue per un presidio sanitario. Per questo, ha chiesto di poter donare il suo sangue, cosa che faceva regolarmente in Mali.
Dopo Pasqua contatteremo di sicuro l’AVIS locale e cercheremo di realizzare il suo desiderio di continuare a dare una mano.
Perché Sadio è ancora un infermiere.
Grazie a lui.
Ciro