Era un tabù.
Pochi avevano il coraggio di parlarne.
Tutti furono traditi anche dai 351 senatori che votarono a favore delle leggi razziali; molti venduti dai vicini di casa. Per codardia o miserabilità disumana.
Pochi dopo lo sterminio hanno superato l’onere della visibilità; oggi le ultime testimonianze dei sopravvissuti sono gioielli preziosissimi di memoria. Abbiamo saputo rendere speciali i luoghi del ricordo con rappresentazioni di forte drammaticità, e qualche volta usando le arti al meglio in una sorta di espiazione sublimata. Abbiamo ascoltato le narrazioni dell’orrore che è stato gravissimo. Come tutti gli sterminii della storia, crudeli.
La banalizzazione del male può annullare l’efficacia stessa delle ultime testimonianze dirette: non pensiamo più al dolore provocato, ma siamo impauriti che possa riaccadere. Ci saranno libri e film a ricordare, ma lo sterminio degli ebrei europei non è stato e non dovrà essere materiale per cinefili e ricercatori.
Bruno