Ciao Severino
ti ricordi di noi?
Siamo stati sgomenti e storditi dal dolore.
Dopo che sei andato via.
Addolorati e impauriti.
Irrisolti e costretti ad andare avanti.
Un po’ arrabbiati perché la vita aveva colpito duramente la Cooperativa, ci dicevamo ingiustamente; sei mesi prima di te anche Egisto finiva la sua vita.
Due anni fa è stato difficile mantenere accesi la gioia e l’entusiasmo e la forza che provenivano dall’impegno quotidiano per la tutela dei diritti degli ultimi, sentimenti profondi che hanno caratterizzato la storia sociale della Cooperativa, le scelte politiche dell’Amministrazione, della Presidenza, della tua Direzione.
Abbiamo temuto di non farcela.
Voglio dire a tutti, a te compreso, che ce la stiamo facendo.
Che continuiamo a sostenere i ritmi pesanti e ottusi dei sistemi dentro cui operiamo i nostri Servizi perché scegliamo ancora ogni giorno cosa dire, cosa fare, come e quanto, per garantire dignità ai poveri, protezione ai deboli.
Ci hai fatto credere che è possibile l’utopia di una Comunità migliore: che non discrimina la diversità, che supporta la vulnerabilità, che tende alla felicità. Ci hai fatto vedere la luce che guizza negli occhi dell’ultimo degli ultimi e capire che era forza di Spirito su cui costruire alleanza con lui.
In linea con i Fondatori di Famiglia Nuova.
Anzi, anche oltre.
Grazie per la tua compagnia, la tua guida.
Oggi il cuore affranto di allora può sentirsi meno solo.
Bruno