Leandro Rossi per “Utopia possibile”, numero 42, gennaio – febbraio 1996, p. 25.
Permetti che esprima la mia soddisfazione per il pronunciamento dei Vescovi Francesi, in sintonia con la mia coscienza di credente.
Erano trenta anni che l’attendevo. Ora posso cantare il mio “Nunc dimissis”.
Hanno usato il loro carisma di collegialità episcopale, che non consiste nell’andare sempre a rimorchio dei due Monsignori o Cardinali che vanno per la maggiore in Vaticano, che decidono a tavolino guardando ai cosiddetti “principii”, e Dio non voglia alla carriera, invece che alla vita e ai poveri. Così la Collegialità episcopale si lega al “sensus fidelium” (alla coscienza dei fedeli) della quale nessuno è padrone, ma di cui tutti siamo servi liberi e fedeli.
I teologi conservatori diranno che il sillogismo è sbagliato. Non si può dire: Il profilattico è necessario (per proteggere dall’AIDS) quindi è lecito: perché non si può fare il male per ottenere il bene.
Noi rispondiamo come può essere intrinsecamente illecita la contraccezione e non l’uccisione? Quale coscienza morale sarebbe mai questa?
Per legittima difesa posso ammazzare: ma per difendere la Vita non potrei usare un preservativo?
Giacche ci siamo è giusto dirlo, capovolgendo anche l’altra parte del discorso. I teologi conservatori sono teneri verso la guerra (definita giusta) e verso la pena capitale, decisa dall’autorità! Ebbene, la nostra coscienza di poveri di Jawhè ci dice il contrario. È l’uccisione intrinsecamente illecita, non la contraccezione.
Ammetteremo allora di avere sbagliato? Perderemo il prestigio? Si, lo ammetteremo. Chiederemo scusa al Vescovo Galliot e a tutti gli altri. E il prestigio non ci interessa, ma il dovere e la verità. Ma così appariremo di certo un po’ più umani e un po’ più credibili.
Il rispetto alla Vita avrà fatto un duplice passo avanti: sia perché il preservativo è a rispetto della vita, sia perché intrinsecamente illecita, veramente, sarà solo l’uccisione.
Così almeno è la mia umile e ferma coscienza.
[nell’immagine: Anthony van Dyck, il vescovo Jan van Malderen, (particolare), 1628 – 1631]