Peppo (Giuseppe Castelvecchio) per “Utopia possibile”, numero 3, giugno 1989, pp. 20-21.
Il risveglio della natura, l’arrivo della primavera, portano in tutti fermenti nuovi, voglia di vivere, desiderio di cose belle.
In un mondo sempre più angosciato e opprimente è indispensabile che quanti credono ancora in qualcosa di vero, di giusto e di buono non si stanchino di lavorare per la pace universale, per il rispetto di tutti, per la difesa degli “ultimi”, per la salvaguardia della natura e dell’ambiente. Non possiamo e non dobbiamo, tutti, rimanere spettatori inerti di fronte a quanto accade e passa davanti ai nostri occhi o dentro il nostro cuore e la nostra mente.
È una piccola riflessione, perché anche noi, piccola-grande “Famiglia Nuova”, ci sentiamo dentro il flusso della storia, dei fatti dell’esistenza quotidiana, degli avvenimenti che costituiscono il nostro vivere di tutti i giorni.
Il nuovo anno ci ha portato cose vecchie, ma anche nuove: ciascuno ha qualcosa da fare, offrire, insegnare, proporre.
In questo periodo diversi sono rientrati nella vita della società ed è bello rivedersi frequentemente la domenica, spesso ancora allo stesso tavolo (“come
una volta”) e raccontarsi come va, quali problemi si vivono e le. difficoltà che si incontrano. Egisto, Enzo, Luigi, Gigi, Chicco, sono e restano sempre dei “nostri”.
Walter, Massimo, Andrea, Delfio, Roberto e Gianni della Comunità di preinserimento hanno incominciato a gestirsi nel lavoro, nelle faccende di casa, nei rapporti e nel tempo libero sotto l’occhio vigile di Massimo, che con Cristina, ha scelto di essere loro più vicini spostandosi a Crespiatica. Inoltre Cristina è in dolce attesa di un bimbo, e fra qualche mese anche qui ci sarà la presenza di una vita nuova ad allietare sia i grandi che i piccoli come Simone (che già va all’asilo) e Chiara, i bambini di Emiliano e M. Grazia. Piano piano stanno arrivando i lavori anche dall’esterno e la scommessa fatta di concretizzare una “Nuova Vita” è una realtà per tutti quelli che ci hanno creduto.
A Cadilana, da quando Gianni ha ripreso in mano anche il laboratorio delle borse (il fresco matrimonio gli sta facendo veramente bene) c’è molto fermento di idee. di iniziative, di voglia di fare.
Fra poco riprenderà anche il Corso Professionale Enaip e la scuola riaprirà i battenti. Sono i primi passi verso l’esterno per preparare il “dopo”, che resta sempre il momento più importante e delicato.
Anche a Monte Oliveto, oltre Tonino, che ormai lavora da diversi mesi all’esterno ed è molto contento ha iniziato a lavorare Claudio. Deve alzarsi molto presto al mattino, per consegnare i giornali, ma l’entusiasmo e la carica non mancano, poiché sta piano piano costruendo il suo domani. A Monte Oliveto è pure iniziata la scuola, sotto la guida di Egist, Teresa e Antonio, l’obiettore, per preparare un buon gruppetto di ragazzi all’esame di terza media in giugno. Alla scuola si aggiunge il lavoro agricolo nell’azienda; si può benissimo dire che pure noi abbiamo studenti-lavoratori! In questo momento si sono vissuti numerosi momenti significativi: il completamento delle stalle (ora siamo a posto); la nascita di numerosi maialini e di “odessa”, la piccola vitellina; l’arrivo di Antonio, prossimo dottore in agraria. il nostro obiettore “formaggiaio”; la nascita ed il battesimo di Stefano, il figlio di “Tanin”, il matrimonio di Leo con Antonella.
A Graffignana con l’arrivo di Augusto, come aiuto a Roberta, si è iniziata la cura e la potatura dei vigneti, oltre la preparazione della legna… per il prossimo inverno. La “casetta” del Friuli ha bisogno di alcuni interventi e si sta provvedendo al caso.
Dalla Gandina sono partiti Gabriele e Maria con la piccola Giulia (“buona fortuna!”), ma resteranno sempre amici e vicini alla Comunità, che ha Visto nascere il loro amore e la loro scelta di vita in comune. Un grazie di cuore per quanto hanno dato in questi anni. È arrivato, come aiuto a Ugo, con tanto entusiasmo e carica, Leonida. I laboratori sono pronti stiamo cercando un falegname: chissà che presto possa essere avviata la falegnameria.
Alla Comunità Femminile è arrivata, in pianta stabile, “l’Angioletta”, che si avvale della collaborazione di Carla. Ancora una volta la grande disponibilità di Angela ha contribuito a risolvere un problema molto importante per le nostre comunità: garantire la continuità della Comunità Femminile, anche se questo ha voluto dire “lasciare”, in un certo senso, don Leandro e la Comunità di Cadilana, di cui è sempre stata il punto di riferimento fisso.
Molte volte i più giovani non riescono a vivere con altrettanta disponibilità la necessità di cambiare da una comunità all’altra.
La vita della Comunità Alloggio di Campo Marte è stata segnata da un grave lutto: la morte di Roberto. Ha vissuto con noi 10 anni: prima a Cadilana e poi a Campo Marte, dopo una vita di continua emarginazione. Se ne è andato improvvisamente, da un momento all’altro, quasi senza la possibilità di rendersi conto di quanto succedeva e tutta la Comunità ha vissuto giornate di sbigottimento e sofferenza: se ne è andato uno che faceva parte fino in fondo, della famiglia di Campo Marte.
Se ne è andato anche, da amico, Lorenzo, che ha trovato casa, 1avoro e impegni a Pandino: un altro passo verso l’autonomia completa. A Pandino ha trovato amici nell’oratorio e nella squadra di calcio dei ragazzi e questo è molto importante per chi incomincia a vivere da solo.
Montebuono, come Comunità, è in piena evoluzione, dopo il rifacimento completo degli interni.
L’inverno ha portato un po’ di disagi, poiché la comunità ha dovuto stringersi nella “dependance”, ma ora gli spazi sono tornati grandi, e c’è posto per molte persone. Presto riapre il corso di tipografia, ma nel frattempo si sta lavorando alacremente sotto la direzione di Giuseppe, Valeriano, Marco, per soddisfare ed essere puntuali nella consegna degli ordini. La tipografia potrebbe rivelarsi un vero e proprio lavoro per quanti si sono innamorati dell’Umbria e non vogliono più tornare al Nord; inoltre sta avanzando l’idea di utilizzare altri spazi, all’interno della proprietà, nella prospettiva di una post-comunità. Il gruppo, guidato dall’entusiasmo e dalla concretezza di Mauro, sta muovendosi per dare corpo ad aspirazioni e progetti possibili. Nei prossimi mesi si vedrà… In conclusione diamo un benarrivata alla Maria.
[immagine: John Everett Millais, The Blind Girl, 1854 – 1856, particolare.]