Paola Arensi, per “Libertà”, 15 marzo 2021, p.21
Per celebrare il quarantesimo anniversario di fondazione la cooperativa sociale Famiglia Nuova di Lodi, fondata da don Leandro Rossi di Guardamiglio, propone una serie di eventi che si svilupperanno da ora al prossimo luglio. L’artista Antonio Massarutto ha già realizzato a villa Braila una scultra monumentale in legno, con la collaborazione degli adolescenti ospiti dei servizi di Famiglia Nuova. Rappresenta un grande elefante forte, solido, dalla proverbiale memoria, intento a camminare: una raffigurazione che vuole essere un emblema della stessa cooperativa. È stato fatto utilizzando tan ti piccoli listelli di legno per evidenziare il fatto che nasce grazie all’apporto di diversi contributi. «Se si rendono protagonisti, i giovani sanno restituire cose preziose» commenta la presidente Mariarosa Devecchi.
Sono state inoltre messe in programma numerosi webinar. Uno di questi, in programma per lunedì 29 marzo, sarà dedicato al tema: “Vulnerabilità psichiche delle persone migranti: una lettura etno-antropologica” con Sabrina Flamini, antropologa medica e mediatrice etnoclinica. Seguiranno: il 12 aprile “Dal lavoro per sostenersi, all’opera per creare il mondo, all’azione per realizzare scelte: possibile sinergia?” con Barbara Bertani, psicologa; il 19 aprile “Aumento delle disuguaglianze sociali legate al Covid-19”, con Ivo Lizzola, docente di Pedagogia sociale e di Pedagogia della marginalità e della devianza presso l’Università degli Studi di Bergamo; il 28 aprile “Il background della persona con dipendenza problematica e l’effetto “terapeutico” della sostanza, con gli psicologi psicoterapeuti Stefano Cirillo, Federica Beltrami ed Eugenia Luraschi.
In giugno una mostra fotografica di Ciro Vajro a Lodi racconterà la cooperativa attraverso le immagi ni degli operatori e di chi ha camminato per uscire dal disagio» spiega la presidente. Sempre in giugno sarà pronto un ritratto di don Leandro Rossi, opera affidata a Jorit Agoch, che dipinge in tutto il mondo i ritratti di personaggi che hanno lasciato un segno. «È il più importante artista di strada italiano, noto a livello internazionale – spiega la presidente – in un suo progetto inserisce personaggi profetici o capaci, come Maradona, San Gennaro o Gesù Cristo, contrassegnandoli con segni tribali. Ha prima voluto conoscere la storia di don Leandro e poi ci ha detto di sì. Noi a volte ci abituiamo alle “perle” che abbiamo vicino senza più dargli la giusta importanza.
Infine, in luglio, è in programma uno spettacolo teatrale di Silvia Frasson. L’attrice e “raccontastorie” scriverà un monologo dedica to a don Leandro Rossi, teologo e fondatore di Famiglia Nuova. La prima dello spettacolo teatrale, prodotto in collaborazione con Rumorbianco, si terrà nel belvedere di Montebuono (Perugia). In settembre una replica dello spettacolo sarà inserita nel cartellone dellaras segna “Lodi al sole”. Il monologo sarà presentato nel complesso conventuale sede della Provincia di Lodi. «Frasson sta raccogliendo testimonianze di persone che hanno conosciuto il sacerdote. Per noi è ripercorrere la storia» conclude la presidente.