É quella di Antonio Massarutto che ancora una volta sperimenta in maniera naturale modi di comunicare
Laura Lucente, la Nazione, 5 marzo 2021
Usare l’arte come mezzo per abbattere muri sociali e culturali. Parte da Cortona e arriva a Lodi l’ultima avventura dell’artista cortonese Antonio Massarutto che ancora una volta sperimenta in maniera del tutto naturale nuovi modi di comunicare. Questa volta la sua arte tende una mano a giovani con esperienze difficili alle spalle. «Tutto è partito per caso – racconta Massarutto – durante le mie passeggiate a Cortona. Mentre nel primo lock down ho scelto di seminare per le vie della città piccole creazioni artistiche per dar vita ad una speciale caccia al tesoro, nel nuovo periodo di stop per la pandemia ho cercato nuove forme di espressione che mantenessero viva la mia creatività. Ho dato vita a quello che ho definito #landArtCortona costruendo con soli materiali naturali raccolti nel bosco, tra cui rami e arbusti, un primo rinoceronte a grandezza naturale lungo il percorso che conduce verso le strada romana basolata del parterre. Una bufera ha abbattuto l’opera ed è allora che nel mio percorso, grazie ad amici comuni, ho incontrato i giovani ospiti di una casa famiglia che ha sede a Cortona che spontaneamente si sono offerti di darmi una mano per rimettere il rinoceronte al suo posto».
L’entusiasmo di quel primo momento è diventato ben presto qualcosa di più. «Ho percepito subito una bella energia e ho deciso di proseguire il viaggio insieme», racconta ancora Massarutto. Settimana dopo settimana il gruppo si è consolidato dando vita a nuove forme d’arte. Accanto al rinoceronte è apparso un bisonte, poi un cinghiale. L’esperienza ha fatto il giro del web incontrando l’interesse di un curatore d’arte. È lui a proporre a Massarutto di esportare l’idea altrove. Il collante arriva grazie al progetto «Behind the blackboard» nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che vede impegnati la Comunità Educativa «Casa Oceano» di Lodi, l’appartamento per minori stranieri non accompagnati «Casa Eg» e i Servizi educativi integrati di Famiglia Nuova. Massarutto è partito per costruire insieme a questi ragazzi una grande scultura in legno con pancali di riciclo. Insieme a lui, Francesco Fedeli, giornalista e filmaker, a caccia di storie umane in giro per il globo, che ha documentato l’intero progetto. L’opera rappresenta un ani male, un possente elefante in cammino che verrà installato nel giardino di Villa Braila ed entrerà a far parte in modo permanente del percorso Naturarte.
«Mi interessa molto collaborare, creare una relazione – racconta Massarutto – ma durante il lavoro non mi fermo al vissuto personale, voglio evitare il pregiudizio compassionevole». Ma l’azione artistica è inevitabilmente e piacevolmente diventata un’esperienza sociale che ha arricchito tutti a cominciare proprio dall’ artista e designer friuliano ormai cortonese d’adozione da oltre 20 anni, le cui opere sono oggi parte di collezioni pubbliche e private di mezzo mondo. «In questo percorso, che spero di proseguire anche in altri ambiti sociali, ho incontrato ragazzi con vissuti difficilissimi, persone che hanno attraversato il deserto e il Mediterraneo, ma con una grande voglia di dimostrare a se stessi e agli altri di saper riemergere».