Alice Guerrini per “Il Corriere dell’Umbria”, 1° dicembre 2016, p.22.
Magione – Festeggerà 21 anni di attività tra pochi giorni e ieri la casa-alloggio “I Tulipani” di Montebuono ha inaugurato i lavori per il progetto di abbattimento delle barriere architettoniche “Oltre gli ostacoli” reso possibile grazie al contributo della Fondazione cassa di Risparmio di Perugia. Lavori che hanno portato alla realizzazione di un nuovo ascensore e all’adeguamento dei bagni.
Ad aprire la mattinata è stato un emozionatissimo Bruno Marchini, presidente della cooperativa Famiglia Nuova che gestisce la struttura che in 21 anni ha accolto ben 70 persone. Attualmente quelle presenti a “I Tulipani” sono dieci. Una realtà rivolta all’accoglienza di situazioni spesso molto difficili che l’assessore alle attività produttive del Comune di Magione, Cristina Tufo ha definito come “fiore all’occhiello del territorio”.
Tra i presenti anche Simonetta Simonetti, direttore del distretto del Trasimeno USL Umbria1 che ha detto “ciò che vogliamo è favorire servizi che siano in linea con i bisogni degli ospiti. Nella logica dei piani personalizzati di assistenza si va in maniera sempre più puntuale a rispondere a quelle che sono le peculiarità della singola persona nel rispetto della dignità, di una storia, di un proprio vissuto e delle problematiche socio-sanitarie. Siamo tutti impegnati in un percorso di miglioramento che deve continuamente essere rivisto perché i bisogni cambiano. Questa è una struttura socio-sanitaria, ma si chiama casa e in quanto tale obiettivo principale deve essere proprio l’accoglienza, la familiarità, la partecipazione dell’ospite a quella che è la conduzione di una casa stessa nel rispetto di quelle che sono le potenzialità di ognuno e le problematiche prevalenti. La struttura è peculiare a livello regionale e accoglie anche ospiti da fuori Umbria. C’è la necessità di creare una rete a fianco di una struttura come questa – ha concluso il direttore Simonetti – perché si rischia nel tempo, di fronte ai miglioramenti ottenuti col superamento della fase post acuta, di prolungare la permanenza perché mancano altre opportunità di crescita, autonomia e inserimento sociale”.
A presentare i dati nazionali e umbri relativi a Hiv-Aids è stata la dottoressa Rita Papili mentre le conclusioni sono spettate alla dottoressa Monni della Fondazione Cassa di Risparmio e a Maria Rosa De Vecchi, della direzione di Famiglia Nuova.