Care Socie e Cari Soci,
il primo pensiero con cui desidero aprire questo Bilancio Sociale vuole essere il ricordo di Gian Michele, il Presidente che ci ha lasciato il 26 gennaio 2025. Increduli per la sua tragica scomparsa e attoniti nel dolore che abbiamo provato, lo ricordiamo per la mitezza con cui ha cercato di guidare la Cooperativa nelle sfide cui era chiamata.
Stiamo affrontando un periodo di grande fatica. Ci stiamo prendendo cura di Famiglia Nuova guidando l’attraversamento di questa complessa fase di passaggio, senza esserne travolti, sapendo che la nostra Cooperativa è un essere speciale e che è nostro dovere, di noi tutte e tutti, averne cura.
Avere cura della compagine sociale scegliendo di promuovere l’allargamento della partecipazione, la riscoperta dei valori che ci uniscono e la possibilità di un confronto, piuttosto che chiudere la partecipazione assembleare, non rinnovare la linea valoriale e tacere il confronto.
Avere cura delle persone che vi lavorano, e lo abbiamo fatto cercando di valorizzare il più possibile la professionalità delle operatrici e degli operatori attraverso la doverosa applicazione del CCNL Coop. Sociali, con le modeste migliorie introdotte nel 2024, ma anche con le misure introdotte dalla Cooperativa in termini di welfare aziendale, ed attivandoci per ridurre i rischi legati al turnover del personale.
Avere cura delle persone che affidano a noi un pezzo della loro vita, spesso il più travagliato, attraverso la costante autoanalisi per provare a sfuggire al comfort dell’autoreferenzialità di oltre 40 anni di esperienza.
Avere cura del patrimonio immobiliare frutto di una storia di oculata gestione economica delle risorse di Famiglia Nuova, con la riqualificazione di molte delle strutture della Cooperativa con ingenti investimenti su interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e adozione di misure antisismiche ricorrendo a misure del Superbonus 110.
Come emerge negli approfondimenti delle singole aree, il lavoro di Famiglia Nuova è una corsa giornaliera. Ogni singolo giorno operatori, educatori, coordinatori, sono sottoposti a urgenze di ogni tipo, nella relazione con le persone accompagnate nei nostri servizi, nel confronto tra colleghi e uffici, nei rapporti con i tanti enti con cui cerchiamo forme di collaborazione, nelle richieste e scadenze da rispettare.
In questo contesto ed alla luce delle criticità che i temi approfonditi in questo bilancio cercheranno di affrontare, diventa un esercizio complesso anche solo fermarsi un attimo, riflettere sul senso del nostro operato, sul perché esistiamo.
Con questo bilancio vorremmo far emergere tutto il valore che le nostre persone sono in grado di generare in un anno di lavoro e, con trasparenza, mettere in luce tutti i rischi che stiamo affrontando.
Con questo bilancio vorremmo inoltre rafforzare il rapporto di fiducia con le tante realtà con cui collaboriamo da anni.
Vorremmo che il documento possa costituire una carta di identità tramite la quale trovare nuove partnership, per imparare quello che ancora non sappiamo, per condividere la nostra esperienza ed esportare e importare modelli e, a volte, per chiedere un supporto, un aiuto.
Questo bilancio è una sorta di autoscatto, per cercare di fotografare tutto il nostro articolato e complesso mondo di servizi, così diversi tra loro, all’apparenza lontani, ma più vicini di quanto possa sembrare, sotto tanti aspetti, umani e relazionali.
Il Bilancio Sociale vuole essere un’autovalutazione, uno strumento per misurarci. Come rinforzo positivo, con consapevolezza, vogliamo fare emergere tutto il valore che generiamo e che spesso rimane nascosto, allo stesso tempo, con trasparenza, evidenziare le criticità sulle quali stiamo lavorando.
Questo lavoro ci vuole guidare, aiutare ad essere più consapevoli nelle scelte, per cercare di essere più efficaci, e non solo più efficienti. Perché siamo un’impresa, ma siamo allo stesso tempo, soprattutto, un Ente del Terzo Settore. Perché siamo persone che lavorano con le persone.
Abbiamo sempre un lunghissimo elenco di persone da ringraziare, volontari, professionisti che ci aiutano, donatori, finanziatori. Quest’anno, vorremmo soprattutto ringraziare quanti non si sono risparmiati per portare avanti i servizi della Cooperativa, lavorando oltre quanto dovuto, in quantità e qualità. Tra questi anche i nostri volontari, persone mosse solo dalla passione per una giustizia sociale che, anche grazie a loro, diventa utopia un po’ più possibile.
Buona lettura!
Elisabetta Locatelli