È il compleanno della nostra Cooperativa, un altro anno in più speso da persone che hanno pensato, lavorato, governato per rendere ancora più solido e forte il significato per cui è stata fondata: rispondere ai bisogni delle persone che si rivolgono ai suoi servizi per un trattamento sanitario, un’accoglienza sociale, un bisogno scolastico, un lavoro in un momento di down o anche per altro motivo, perché se una persona con uno o più problemi di tipo sociale o di salute passa da noi e ci chiede aiuto raramente la nostra risposta è un no.
Sono un vecchio socio e un vecchio operatore, scrivo questa definizione che mi rappresenta di più, di Famiglia Nuova: sono stato anche utente, oggi beneficiario o cliente, di una delle Comunità riabilitative che ancora gestiamo e mi faccio spesso portavoce della peculiarità del pensiero di Famiglia Nuova, del suo ritenere sempre la persona un’entità ben superiore ad alcune delle sue singole condizioni esistenziali, magari temporanee.
È possibile che non tutti riescano con successo ad essere soddisfatti dalle attività che eroghiamo, a volte possiamo non essere in grado di rispondere in modo risolutivo alle istanze di aiuto e necessità che ci vengono portate, o non avere un posto fisico per accogliere anche per pronta emergenza o urgenza: ma non abbandoniamo nessuno dietro noi, se mai indirizziamo ad altro servizio, ad altro Ente, qualche volta tamponando temporaneamente.
Siamo da sempre portatori di risposte che formuliamo con la nostra coerenza dell’essere in fianco alle persone: non davanti, non alle spalle, non sopra e nemmeno “sotto” di loro o al posto loro. In fianco, come i testimoni delle migliori occasioni di festa.
Bruno