Conferenza “La Salute è un Diritto”: riflessioni e proposte per la salute dei minori
Il 14 marzo Famiglia Nuova ha partecipato, invitata da Roberta Vallacchi membro del gruppo consigliare regionale in quota PD, alla seconda Conferenza regionale La Salute è un Diritto, in programma il 14 e 15 marzo 2025, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in via Pasubio a Milano. Nell’ambito della campagna Con la salute NON si scherza, il panel “Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi. Rimettere i minori al centro” era dedicato ad alcuni dei temi più scottanti legati ad aspetti molto seri della salute individuale e pubblica nella popolazione dei minori e dei giovani.
Roberta Vallacchi ha aperto la sessione della 2 giorni richiamando l’attenzione delle persone presenti a considerare quanto i giovani e le giovani di oggi siano costantemente pressate da una cultura dell’individualismo egoistico continuamente amplificato dall’uso dei social per accumulare consenso d’immagine.
Michela Bondardo, Assistente Sociale per anni coordinatrice del servizio Affido dell’Ufficio Tutela minori e affidi del Comune di Milano ha marcato le differenze tra affido e adozione, non sempre chiare alla pubblica opinione, presentando obiettivi e ideali alti che hanno indirizzato le linee guida che governano questo “mondo delicatissimo”, promulgate nel corso degli anni, ma anche le incomprensibili determinazioni che interrompono, per territorialità o per caratteristiche economico-anagrafiche la continuità della genitorialità putativa.
Marina della Giovanna, Assessora alle politiche sociali e fragilità del Comune di Cremona ha presentato l’interessante e alternativa esperienza di affido per i minori stranieri non accompagnati (MSNA) coprogettata, fuori dall’accreditamento, dal Comune e dal Privato Sociale. Una strutturazione dell’accoglienza, pensata per governarne gli importanti flussi numerici, che punta molto sulla figura dell’ESP, esperto tra pari, in una formula di gestione più “leggera” rispetto ad altri servizi di accoglienza, e che si avvale di un significativo supporto dalla rete diurna dei servizi e dei centri di aggregazione. Il territorio cremonese è caratterizzato da numeri alti di MSNA che, solo nei SAI accreditati, contano ben 113 posti.
Ilaria Rancati, Coordinatrice per la nostra Cooperativa dell’Area Minori, ha ben presentato cause e motivazioni che possono condurre i giovani e le giovani a sviluppare dipendenze, focalizzandosi su risorse e abili competenze della comunità educante chiamata a farsi carico dell’imponente e scottante tema delle sostanze stupefacenti, delle sofferenze legate ai temi dell’adolescenza, del supporto ai familiari, del potenziamento delle risorse disponibili.
Corrado Celata direttore del servizio regionale piani e programmi promozione della salute dell’ATS Milano ha parlato di bullismo e cyberbullismo: vittime e persecutori di bullismo, reale o cyber che sia, rappresentano insieme il 20% dei giovani. Occorre tuttavia considerare, e non è una visione ordinaria per chi non si occupa nello specifico di bullismo nei giovani, che questo tipo di prepotenza è finalizzata al consenso più ampio degli spettatori: questo è allarmante, perché “se un giovane su cinque è vittima di bullismo, ma i quattro giovani spettatori che rimangono, sui cinque considerati, rappresentano il motivo principale per cui la spettacolarizzazione degli eventi di sopraffazione relazionale tra pari è in continua escalation. Spettacolizzare la violenza per ottenere più commenti e consenso sulle piattaforme social.
A seguire Luisa Brogonzoli ricercatrice della Fondazione The Bridge, coinvolta doppiamente come mamma e operatrice del centro studi della Fondazione, in qualità di ultima relatrice in programma, ha presentato i numeri preoccupantemente in crescita, del fenomeno dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che, sottostimati, caratterizzano maggiormente ancora il mondo femminile, ma che hanno in alcuni standard estetici dei nuovi modelli di bellezza anche maschile, il carburante che spesso distrugge l’autostima di un sé inesperto e ancora in formazione dell’identità personale.
A chiusura dell’ora e mezza di panel il professor Gustavo Pietropolli Charmet psichiatra e psicoterapeuta ha rimesso al centro della scena l’importanza dei risultati raggiunti negli ultimi anni: i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi oggi hanno finalmente voce e la multidiciplinarietà specialistica ed umana di tutta la comunità educante, invece che rimpallarsi le competenze, deve stringersi in alleanze di cura efficaci.
Durante la sessione sono stati messi in evidenza alcuni aspetti tipici della difficoltà del crescere e del diventare adulti, ricorrenti in aree differenti del disagio presente nei giovani: come ben sottolineato dalla nostra Ilaria è necessario comunque confidare negli interventi messi in campo, continuare a progettare servizi innovativi, consolidare quelli già efficaci per favorire collaborazioni anche trasversali alle competenze e appartenenze tra i settori del pubblico e del Privato, continuando a nutrire e a diffondere “speranza”.
È stato un momento di approfondimento molto interessante di alcuni temi scottanti nella popolazione dei giovani utile anche per costruire nuove alleanze per potenziare attività di prevenzione, supporto e cura del disagio dei giovani.
Per saperne di più cerca su youtube la registrazione dell’evento Con la salute NON si scherza
Bruno ed Elisa