la tela i Tulipani di Mauro foroni

una cornice, una tela, una casa

La Casa Alloggio i Tulipani prende nome da un quadro raffigurante calici di colore in campo verde dipinti da Mauro Foroni, responsabile per anni della Comunità Montebuono e del progetto della nostra Casa Alloggio.

Progetto ideato da don Leandro Rossi e da alcuni responsabili della Regione Umbria e dell’USL territoriale, per offrire un luogo di cura familiare alternativo al reparto ospedaliero.

Dal 1996, grazie alle combinazioni farmacologiche anti-Hiv è cambiato molto il panorama dell’Aids. Oggi si possono pianificare progetti di medio lungo periodo, impensabili all’esordio delle case alloggio italiane.

Non vogliamo essere né una comunità terapeutica né una struttura detentiva per esercitare controllo sociosanitario ma un luogo aperto.

La Casa infatti è volutamente senza cancelli, o meglio ne esistono due, esclusivamente decorativi, perché si è voluto un servizio aperto al territorio.

Volutamente si è scelto di avere una cucina aperta agli ospiti, perché per noi una casa con una cucina a loro inaccessibile non può essere tale.

Gli ospiti e gli operatori a prima vista non sono distinguibili: ne siamo fieri, perché crediamo più nella relazione che nelle regole e nei ruoli.

Siamo convinti che il calore di un abbraccio, un sorriso, una emozione, possano concorrere, con i farmaci, alla cura della malattia e del dolore.

Crediamo alla riduzione del danno e nella valorizzazione delle capacità residue come metodo di intervento.

Il Responsabile

Carlo Cremona

contatti

i Tulipani

di Famiglia Nuova Società Cooperativa Sociale Onlus

responsabile del servizio

dottor Carlo Cremona
carlo.cremona@famnuova.com

indirizzo

Piazza del Partigiano, 1/3
06063 Magione
PERUGIA

telefono

075 8476338

fax

075 8476338
casa alloggio i Tulipani

la centralità della persona

Siamo convinti che ogni individuo, con i suoi valori, le sue attitudini, i suoi limiti, sia una entità unica, con assoluta dignità.

È con l’individuo che operiamo: in lui troviamo gli elementi da riattivare, sviluppare e rafforzare, per accompagnarlo verso l’adesione alla cura, alla compensazione e verso una
nuova consapevolezza di sé, aiutandolo e motivandolo quotidianamente.

Per un recupero complessivo della persona, non solo negli aspetti della salute, è
fondamentale creare le condizioni per permettere di riallacciare, se esistenti, le
relazioni sociali, familiari e affettive significative.

Ci prendiamo cura delle persone che vivono con Hiv/Aids in termini complessivi, avendo
come obiettivo il benessere possibile in termini di qualità della vita (QoL – Quality of
Life).

Nel nostro agire non temiamo alcun genere di diversità e ci impegniamo a promuovere
processi culturali e politici in grado di arricchire il territorio di contesto. Accogliere le persone con minori risorse personali, familiari e sociali tra cui persone con vissuti di politossicodipendenza attiva, in trattamento, o pregressa, di comorbilità psichiatrica, di restrizione della libertà personale, anche a partire dall’ottica della riduzione del danno e favorendo interventi di bassa soglia.

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