Il 7 ottobre abbiamo partecipato a D-Brain forum 2025, un convegno dal titolo Terzo Settore: Cooperative e Imprese Sociali, innovatori per il Bene Comune, organizzato da Ability Garden, un’organizzazione con sede a Roma che da qualche anno si impegna a promuovere l’inserimento lavorativo di persone con fragilità, scegliendo di promuoverne le risorse piuttosto che le fragilità. La dichiarazione di visione che da subito ci ha fatto sentire vicini.
Nell’Auditorium della BPL abbiamo avuto l’occasione di incontrarci tra organizzazioni del Terzo Settore, mondo della scuola, fondazioni di origine bancaria e imprenditoriale, la Provincia, il Comune e l’Asst di Lodi per condividere sguardi e idee sull’Innovazione Sociale.
Accomunati dalla passione che muove ciascuno di noi, secondo la propria responsabilità di competenza e ruolo, ci siamo ritrovati ad animare un pubblico composto in gran parte dai giovani studenti delle scuole che erano presenti. Un momento prezioso per coltivare desiderio di Bene Comune con chi ne ha diritto prima di tutto e con i giovani studenti, e per raccontare un movimento collettivo che necessita di narrazione per essere conosciuto anche da chi non vi si avvicina se non per necessità o professione.
Ne è emersa una storia condivisa di forza che stimola l’evoluzione e il progresso di un sistema di servizi che non può essere la sintesi di prestazioni ma la sedimentazione di modelli di lavoro fondati su responsabilità condivise e valorizzazione di differenze che, nell’integrazione, diventano reciproco arricchimento. Nel proprio intervento, ciascuno di noi, con il proprio linguaggio e secondo la propria prospettiva ha dichiarato e ha potuto trovare conferma che è nella tenace costruzione di traiettorie comuni che diventa possibile generare cambiamenti. Cambiamenti che possano perdurare nel tempo e che possano costituire la reale innovazione di cui abbiamo bisogno, per trasformare i contesti in cui viviamo e sedimentare pratiche virtuose di lavoro sociale.
Abbiamo avuto la possibilità di ripercorrere, attraverso il racconto della storia di Famiglia Nuova, le tappe di un’evoluzione del Terzo Settore che ha partecipato e continua a partecipare da protagonista alla costruzione del futuro dei servizi. Con grande dedizione ma anche nell’esigenza di ricevere maggior riconoscimento del valore e degli impatti che produce. Sapendo che quello umano, è di più difficile misurazione, ma è il più alto dei valori prodotti.
Non siamo soli, perché la costruzione di un futuro più sostenibile e di una società capace di prevenire, accogliere ed accompagnare le fragilità è una responsabilità collettiva.
Abbiamo dichiarato il nostro impegno a continuare ad interrogarci, a non fermarci alla convinzione di aver capito tutto, a continuare ad impegnarci in ciò che facciamo. Eredi, speriamo degni, di un pensiero visionario che nell’incontro di chi è più fragile, nel suo sostegno, realizzi il proprio mandato. si è posto accanto per accompagnare ogni persona accolta alla felicità possibile di cui è capace.
Fosse anche solo una la persona che ieri è uscita dal forum ispirata dai pensieri e dalle energie che sono circolate tra i più e i meno “addetti ai lavori”, ne sarà valso tutto il tempo e l’energia investiti nella preparazione dell’evento.
Elisa Locatelli





















