Nonostante la pioggia, l’umore era alto sabato scorso, quando un gruppo di ragazzi di Casa Eg ha deciso di sfidare il meteo avverso per una gita al Museo del Novecento di Milano. Ibrahim aveva espresso il desiderio di visitare il museo, e così, armati di ombrelli e tanta curiosità, Baron, Alexandre, Ibrahim e Moses, accompagnati da Alessandra, hanno varcato le porte del museo, pronti a lasciarsi sorprendere dall’arte del XX secolo e anche da quella del nuovo millennio.
La visita è stata un vero e proprio viaggio attraverso le correnti e le tecniche artistiche.
Eccoli tra le teste scolpite di Marino Marini, è scattato un momento di ilare imitazione: i ragazzi hanno assunto pose statuarie, trasformandosi, per un istante, in sculture viventi.
L’attenzione si è poi spostata sulla sfera spezzata di Arnaldo Pomodoro, un’opera enigmatica che affascina con la sua superficie specchiante e le crepe che rivelano un complesso meccanismo interno. Alexandre è rimasto particolarmente colpito dalla scultura, posando in prima fila davanti alla sfera.
Un’altra tappa indimenticabile è stata quella davanti al grande giardino di Monet ricreato da Stefano Arienti utilizzando un enorme poster e tante tessere di un puzzle. Un’opera di grandi dimensioni in cui perdersi come in un vero paesaggio come ha fatto Baron.
Ma è la luminaria di Marinella Senatore, un’esplosione di luci e colori, che invita al movimento e all’espressione libera e spontanea attraverso il corpo. Sempre Baron è stato il primo a lasciarsi catturare dalla magia dell’opera, posando fiero di fronte all’installazione.
Il percorso si è concluso sotto l’imponente scultura al neon di Lucio Fontana, un’icona dell’arte moderna che si riflette nella vetrata del museo, con il Duomo di Milano a fare da sfondo. Proprio qui, con il simbolo della città alle spalle, il gruppo ha scattato l’ultima foto ricordo di una giornata ricca di scoperte e divertimento. Ibrahim, con il suo cappello da pescatore nero, e Moses, il più alto del gruppo, che si è rivelato il fotografo della giornata. Ma nessuno ha perso l’occasione di immortalare i momenti di questa giornata fuori dall’ordinario.
Questa uscita è stata un’ulteriore opportunità per i ragazzi di Casa Eg di aprirsi al mondo e scoprire nuove forme di espressione. Casa Eg come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo e la crescita dei ragazzi accolti, valorizzando le loro risorse e competenze per affrontare il passaggio verso l’età adulta.