Come ogni anno, pochi giorni prima dell’1 dicembre, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il Notiziario redatto dal Centro Operativo Aids. I dati riportati e relativi all’ultimo anno di osservazione, il 2023, sono confrontati con i dati europei e dettagliati per regioni e province italiane.
Nel 2023 le nuove diagnosi di Infezione da Hiv sono state 2349 e l’incidenza è inferiore alla media europea (4 su 100.000 abitanti vs 6,2). L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni (9,9 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 30-39 anni); in questa fascia di età l’incidenza nei maschi è 3 volte superiore a quelle nelle femmine. Anche nel 2023 la maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali, che costituiscono l’86,3% di tutte le segnalazioni. Nel 2023 le incidenze più alte (≥5 casi per 100.000 residenti) sono state registrate in Lazio, Emilia-Romagna e Umbria, mentre le tre città con l’incidenza maggiore nel 2023 sono state Roma, Milano e Bologna.
Nel 2023 sono state notificate 532 nuove diagnosi di AIDS pari a un’incidenza di 0,9 nuovi casi per 100.000 residenti: si è osservato un marcato aumento nel numero di casi rispetto al 2020 (+28%) e all’ultimo anno (+20%).
Nel 2023 emerge che la maggior parte delle persone (84,1%) che ricevono una diagnosi di AIDS ha scoperto da poco la propria sieropositività, ossia da meno di 6 mesi di tempo intercorso tra il primo test HIV positivo e la diagnosi di AIDS (diagnosi tardive).
Nel 2023, il 77,2% delle persone diagnosticate con AIDS non aveva ricevuto una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS.
Bruno