In Ucraìna come negli altri paesi dimenticati dai social.
Da giorni “dicono che sanno”, che mercoledì prossimo la Russia attaccherà e loro, quelli del patto transatlantico, diplomatici, che rispondono che se lo farà la pagherà cara. In senso negativo, non affettuoso. Andiamo bene!
Altri, nei social, preannunciano che sarà solo una “guerra di nervi”, come se li avessimo saldi, o virtuale (per fortuna non ho gli occhiali 3D) o che giocheranno a chi resiste più a lungo, ahahahah! Se non fosse drammatico e carnevale varrebbe la pena ricordare la battuta di bossiana memoria.
La maschera dell’uomo duro non piace solo ai russi.
Una guerra è sempre una grave sconfitta dell’umanità: noi cittadini e cittadine, del mondo prima che di un paesello, abbiamo l’obbligo di fare di tutto perché non accada l’ennesimo orrore. Nessuno di noi vuole civili massacrati, e nemmeno militari, di nessuna delle parti.
Solo la settimana scorsa Jorit, avviandosi a ritrarre don Leandro nell’ormai celebrata opera di piazzale Forni a Lodi, aveva usato gli spray per scrivere
NO ALLA GUERRA IN UCRAINA
con il logo pacifista: sapendolo, o forse no, ha riattualizzato il pensiero pacifista del nostro Fondatore: come dichiarava Leandro incessantemente e in ogni dove di occasione “NO, LA GUERRA MAI“.
Tutti presissimi non ci accorgiamo che corriamo e corriamo e corriamo…per tornare a vivere, e in giro “quelli là” promettono di spararla grossa…e in Italia nel 2021 le spese militari, prevalentemente per l’acquisto di armi da guerra offensive, sono cresciute di 5 miliardi di euro rispetto al 2020, arrivando a ben 26 miliardi.
Dobbiamo stare svegli.
No. La guerra io non la voglio. Non questa né le altre in corso o quelle future.
Anch’io non la voglio mai.
Bruno