Il futuro di Daniel

Sto camminando per il paese. Sento una bestemmia dietro di me, con quell’accento marcatamente campano. Mi giro, lo saluto. Ricambia con finta indifferenza, mi mostra il nuovo tatuaggio. Sulle mani, questa volta. Certo, perché le braccia, il collo, le spalle ormai sono già piene. Un dedalo di disegni, colori, linee. Ha iniziato a tatuarsi presto, a…

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