“Non è colpa mia, è il naso che scivola”
Quello che abbiamo fatto, in questi mesi, è stato questo: prevenzione.
Siamo scesi in strada e, non certo per erosimo, ma perchè è il nostro lavoro e ci crediamo e abbiamo iniziato a farlo nella maniera che sappiamo.
L’abbiamo fatto con insistenza spesso; saltuariamente invece è bastato dirlo una volta sola.
L’ abbiamo chiesto ai più piccoletti, chiedendo se sul naso fosse finito un po’ d’olio che faceva scivolare giù la mascherina; con i più grandi glielo abbiamo fatto vedere con l’esempio; altre volte per fargliela infilare abbiamo urlato, sempre dietro la mascherina, s’intende.
Abbiamo ragionato con tutti, indipendentemente dall’età; abbiamo sfruttato esempi vicini e lontani; siamo passati tra quarantene di amici e tamponi, abbiamo cercato di attraversare con qualcuno di loro i loro lutti.
Sappiamo che oggi, se qualche mascheria in più ora sta su quando prima cascava giù, non è per magia; ma perchè c’è stato del lavoro.